L’edizione odierna della “Repubblica”, parla di una situazione critica in casa Palermo con addirittura la difficoltà a trovare le risorse economiche per affrontare la gara contro il Foggia. Ecco quanto si legge:
“Una situazione talmente difficile che in questa fase è impellente trovare trentamila euro per la far fronte alle spese che si porta dietro la partita con il Foggia in programma allo stadio “Barbera” il prossimo 4 febbraio. Tra i creditori del Palermo, infatti, ci sono quelle ditte che forniscono i servizi per le partite. Tra questi la ditta che sovraintende alla manutenzione dello stadio, quella che cura il campo, quella che è addetta al gasolio, quella che esegue la pulizia, quella che cura il prefiltraggio, quella degli steward ecc… Tutte società che, a vario titolo, avanzano soldi dal Palermo e hanno minacciato di sospendere il servizio se il loro crediti non verranno soddisfatti […] Dei nuovi dirigenti negli uffici del “Barbera” non si vede nessuno da giorni. Gli inglesi, dopo il profluvio di foto, post e messaggi dal campo e dagli uffici di viale del Fante e da Boccadifalco, si sono volatilizzati da tempo e difficilmente si faranno vedere in questi giorni. Chi aveva dato segni di operatività, vale a dire l’amministratore delegato Emanuele Facile è da giorni impegnato altrove. E quindi, per chi vive all’interno degli uffici, è diventato difficile avere degli interlocutori presenti. E quindi, per chi vive all’interno degli uffici, è diventato difficile avere degli interlocutori presenti. E così, chi vuole veramente bene al Palermo e chi vede a rischio anche il proprio posto di lavoro, ha deciso di rimboccarsi le maniche e coinvolgere direttamente il sindaco Orlando come garante. Lo stesso Orlando che, da quando c’è stato il cambio di proprietà, non ha mai voluto incontrare i nuovi dirigenti del Palermo e che, di recente, ha detto no anche a un colloquio con l’amministratore delegato Facile”.