L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul campionato di serie C, focalizzandosi sul Bari.
Se è vero che ottobre è il mese delle fughe vincenti, allora il Bari è sulla strada giusta. I precedenti di Reggina e Ternana nel girone C di serie C dimostrano che per quanto manchi ancora tanto alla fine del campionato, l’allenatore Mignani e la sua squadra abbiano posto le basi per una stagione esaltante isolandosi sulla vetta della classifica con cinque punti di vantaggio sul Monopoli e sette su Catanzaro, Monopoli e Taranto. Negli scorsi anni, di questi tempi, erano messi più o meno nelle stesse condizioni le squadre che hanno poi dominato il campionato.
Nella stagione 2019-2020 la Reggina dopo 12 giornate del torneo aveva un punto in più del Bari ( 28 contro 27) ma una lunghezza in meno di vantaggio (4) sulla più immediata inseguitrice, che era il Potenza. Lo scorso anno, ottobre è stato il mese dell’inizio della grande fuga della Ternana, che di punti ne aveva addirittura 30, con sei lunghezze di vantaggio sull’Avellino, che però aveva giocato una gara in meno rispetto agli umbri.
Al tirare delle somme, il Bari, pur avendo cinque punti in meno della Ternana e uno in meno della Reggina, è in perfetta linea con le dominatrici degli scorsi campionati, in quanto ha già accumulato un vantaggio congruo rispetto alle inseguitrici. Un segnale che diventa ancora più interessante se si considera che sinora che finora chi ha provato ad accorciare le distanze è stato ricacciato indietro dopo gli esiti degli scontri diretti, tutti vinti dal Bari: di questa regola non scritta hanno fatto le spese una dopo l’altra Monopo-li, Turris e buon ultimo il Catanzaro.