Repubblica, Foschi: «Gonzalez partirà e noi puntiamo sui giovani. Lazaar vuole andar via»

Rino Foschi, il presidente Zamparini ha detto che questo è un mercato difficile. Concorda? «È vero. È un mercato particolare per una serie di motivi. Per il Palermo è un mercato difficile perché in giro ci sono pochi giocatori italiani di valore».

Proprio gli italiani che vorrebbe in squadra Ballardini. «In questa squadra gli stranieri sono tanti. Non ne discuto il valore, ma un tempo il Palermo costruiva i suoi cicli vincenti sui giocatori italiani. Adesso abbiamo la necessità di cambiare per rinforzare una squadra che lo scorso anno ha sofferto tanto. Servirebbero quattro o cinque giocatori italiani ma non è facile prenderli».

Italiani o stranieri, il Palermo ancora non ha perfezionato un acquisto. Preoccupato? «Sarebbe ora che questo avvenisse e stiamo lavorando proprio per chiudere alcune trattative. In questa prima fase abbiamo concluso degli affari in uscita che sono stati utili soprattutto per reperire quei soldi che ci servono per il mercato. Credo però che quella di Vazquez che, tra l’altro deve essere ancora perfezionata, non sarà l’ultima operazione in uscita. C’è qualcuno che mi ha chiesto di andar via».

Chi le ha detto che vuole lasciare il Palermo? «Gonzalez vorrebbe cambiare squadra per confrontarsi con qualcosa di diverso. Lazaar a suo tempo non ha rinnovato il contratto ma per lui ancora non sono arrivate delle richieste soddisfacenti»

Giocatori che vanno sostituiti? «Certamente. In particolare per il ruolo di Lazaar abbiamo Pezzella che è un giovane di prospettiva, ma dobbiamo prendere un altro. Insomma ci servono alcuni ritocchi in diversi settori per un campionato tranquillo senza fare voli pindarici».

Restando alla difesa, Goldaniga rimarrà? «Senza dubbio. Goldaniga per noi è un giocatore importante. Rappresenta il nostro futuro e resterà con noi nonostante abbia tantissime richieste».

Parliamo di ingressi. Il presidente Zamparini ha bocciato Pinilla. Depistaggio? «Assolutamente no. A me sembra una chiusura totale. Del resto quando il presidente si esprime così non ci sono margini».

Lo stesso Zamparini ha detto che gli piacerebbe prendere Borriello. È un affare che può andare in porto? «Borriello sarebbe il giocatore ideale per sostituire Gilardino, ma ha un difetto: guadagna troppo. Noi non possiamo permettercelo come budget e soprattutto non terrebbe compatto lo spogliatoio dove si guadagnano cifre che sono lontane da quelle che guadagna Borriello».

Restando all’attacco, Angulo è un giocatore che le piace? «Molto. Angulo è molto forte e vuole fare un’esperienza in Italia. Noi abbiamo il posto di extracomunitario libero e Angulo è un giocatore di Mascardi».

A proposito, tutto risolto con il procuratore di Dybala con cui Zamparini era in causa? «Si. Con Mascardi abbiamo trovato un’ intesa».

È il centrocampo il reparto nel quale dovrete intervenire di più? «Sicuramente. A centrocampo sono solo in tre. Servono almeno altri tre elementi di qualità. E dopo il centrocampo dovremo valutare anche gli esterni alti. Abbiamo preso Embalo ma dobbiamo capire se intervenire ancora».

Cigarini può essere il nome giusto per il centrocampo del Palermo? «Cigarini è un giocatore adatto alle nostre esigenze e sarebbe sicuramente un acquisto importante. In Italia come lui ce ne sono pochi».

Sembra sbilanciarsi «Mi sbilancio perché mi piacerebbe prenderlo ma non è vero che siamo così vicini. Speriamo di potere concludere l’affare».

Lei cerca un portiere che possa fare da guida a Posavec e ha individuato in Pegolo l’elemento adatto. A che punto è la trattativa? «Con Pegolo era tutto fatto. Il giocatore mi aveva detto di essere felice di venire, poi ha cambiato idea e credo voglia restare al Sassuolo».

Se guarda il Palermo che si sta allenando qui, a cosa pensa? «Penso che non siamo ancora una squadra. O meglio, penso che i giocatori che si stanno allenando qui sono dei buoni giocatori, ma che la squadra deve essere sicuramente completata».

Che stagione si aspetta dal Palermo. Qual è il suo obiettivo? «L’obiettivo è non soffrire e non ripetere la stagione dell’anno scorso. Se pensassi che non possiamo fare meglio prenderei subito la strada di casa e cambierei lavoro».” Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.