L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Nuccio Barone, ex di Palermo e Foggia.
«Nel Palermo ho bellissimi ricordi. Ho fatto tutte le giovanili ed è la squadra che mi ha fatto debuttare nel calcio che conta. Mimmo Renna mi fece esordire in B nella stagione 1982/83: per me fu un onore, in quegli anni era difficilissimo arrivare in prima squadra. A Palermo ho fatto quattro anni, tre in B e uno in C. Devo tanto al Palermo e a Palermo. Sono nato qui e da qui sono partito per affermarmi nel calcio».
«Foggia? È la mia seconda casa. Sono stato lì quasi cinque anni, partendo dalla C e centrando due promozioni di fila. Sono stati anni in cui tutto andava per il verso giusto con una tifoseria molto calorosa e legata alla squadra. Proprio per questo quello che è accaduto al capitano del Foggia Gentile mi ha colpito ancora di più. Quando c’ero io l’affetto e il supporto alla squadra non mancava mai e in campo si sentiva. Non è mai successo nulla di così grave».
«Caramanno l’anno prima era a Palermo, vinse il campionato e non fu riconfermato. Quel Palermo-Foggia era quasi uno spareggio: arrivammo a Palermo, anzi a Trapani visto che la Favorita era in ristrutturazione, con due punti di vantaggio in classifica e due risultati su tre per ottenere la promozione. Fu una partita tiratissima, finì 1-1 con noi del Foggia in dieci dopo nemmeno un quarto d’ora per l’espulsione di Coppola. Il Palermo riuscì a pareggiare negli ultimi minuti il gol del vantaggio che avevo fatto io su punizione. Era un buon Palermo quello, ma non riuscì a essere promosso».
«È proprio tutta un’altra altra cosa: in ballo c’era la nostra promozione o l’eventuale spareggio se il Palermo ci avesse raggiunto in classifica. Oggi c’è ancora tutto il campionato da giocare e poi l’ambiente sarà completamente diverso. Lo stadio a Trapani era stracolmo e per chi rimase fuori fecero la diretta televisiva. Anche lo “Zaccheria” sarebbe stato stracolmo se si fosse giocato a porte aperte».
«Il Palermo deve essere arrabbiato per il 3-3 contro la Viterbese e i due punti persi. Il tuo stadio deve essere un fortino, chi viene a casa tua deve andare via senza punti e la Viterbese sembrava in difficoltà. Il Foggia è vero che è stato ripescato all’ultimo ed è partito in ritardo, ma ha costruito una buona squadra. Sarà una partita difficile per tutte e due. Per il Palermo la certezza è Boscaglia, Marchionni sta iniziando adesso la carriera da allenatore».
«A Palermo con Zeman ho fatto il settore giovanile e poi a Foggia con lui siamo diventati Zemanlandia. Eravamo io, Signori, Baiano, Rambaudi e quell’anno in B vincemmo il campionato. In A nella stagione successiva arrivarono gli stranieri Shalimov, Petrescu e Kolyvanov e ci divertimmo assai».