L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta del futuro societario del Trapani dopo l’era Morace: “Siamo davvero alla svolta. Dopo 12 anni, e una storia costellata di tanti successi e qualche amarezza, finisce l’era di Vittorio Morace. Questa mattina, infatti, in uno studio notarile di Roma, dovrebbe essere formalizzato il trasferimento della proprietà del Trapani. Con ogni probabilità, il club granata verrà rilevato da un armatore napoletano ( la trattativa è stata condotta dall’avvocato Carlo Morace, nipote di Vittorio), di cui ancora non si conosce l’identità. Proprio le caratteristiche del potenziale acquirente inducono a pensare che in realtà l’affare sia molto più rilevante, e riguardi anche l’azienda madre: quella Liberty Lines che gestisce la maggior parte dei collegamenti con le Isole Egadi e le Eolie. Se ne troverà eventualmente conferma nei prossimi giorni. Non è azzardato affermare che con la cessione del Trapani finisca un’epoca anche per l’intera città. L’ascesa e lo sviluppo della società granata hanno accompagnato una fase di sviluppo sociale ed economico, contribuendo ad accrescere il senso di appartenenza dei trapanesi. Il potenziamento dell’aeroporto ( oggi in declino), la cura del centro storico e l’accrescimento della vocazione turistica del territorio sono stati accompagnati da questa magnifica storia di calcio degli ultimi anni. Chissà se sia stata una coincidenza, o se tutto abbia avuto un significato logico complessivo. Bonario e pacioso, amato dalla tifoseria ( « mai vista una piazza di calcio in cui il vero idolo è il presidente » , spesso diceva Serse Cosmi), Vittorio Morace aveva iniziato l’avventura con il calcio senza esserne un vero appassionato, cogliendone l’importanza emotiva soltanto con il trascorrere del tempo. Rimane il dato strabiliante della capacità di issare il Trapani dell’Eccellenza fino ad un gol dalla serie A. Rimangono due perle le scelte di Roberto Boscaglia e Daniele Faggiano: un allenatore e un direttore sportivo che si sono inventati un salto di qualità inimmaginabile per una città che aveva considerato la serie B un’utopia per interi decenni. Poi, sfiorato il paradiso della serie A, è iniziato l’inevitabile declino. Morace lascia il comando e, nonostante i problemi con la Liberty Lines, l’affetto e la gratitudine nei suoi confronti rimangono palpabili. Si apre, quindi, uno scenario totalmente ignoto, in cui sarà da valutare l’importanza che assumerà il calcio per la nuova proprietà. I tifosi sognano che la novità porti con sé un rinnovo delle ambizioni e un rilancio verso il torneo cadetto. Desideri estivi la cui fondatezza si scoprirà solo fra qualche tempo. Rimane ancora il dubbio di una firma che deve essere apposta sul contratto, e fino a che l’atto conclusivo non certificherà l’avvenuto trasferimento, per i sostenitori granata ci sarà comunque da stare all’erta. Un inatteso inceppo nell’atto finale riaprirebbe le porte ad un ex presidente come Andrea Bulgarella, che aveva già detto al sindaco Tranchida di essere “ disposto a dare una mano”. Alla nuova amministrazione e allo stesso Bulgarella va riconosciuto che, in qualche modo, prima che venisse fuori questa trattativa, avevano con sollecitudine garantito la sopravvivenza del calcio a Trapani“.