Repubblica: “Fideiussioni, corsa contro il tempo. Catania si sente tradita da Pelligra”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul caos in casa Catania e la corsa contro il tempo per la fideiussione.
La squadra si allena senza che i nuovi acquisti sappiano cosa ne sarà dei loro contratti, mentre la dirigenza corre per rispettare la scadenza, e la città si interroga sul futuro del Catania sotto la guida di Pelligra. Sono ore di attesa e di ansia per i tifosi rossazzurri, con l’imminente termine per la presentazione della garanzia fideiussoria, necessaria per il tesseramento dei nuovi acquisti. Ci si chiede perché Pelligra non parli da patron del Catania per chiarire la situazione, e perché invece comunichi la Pelligra Italia Holding Srl, con una nota che alimenta ulteriori dubbi. A poche ore dalla scadenza delle 17 di oggi, la società ha sentito l’esigenza di precisare che è distinta dal Catania Football Club e che ciascuna opera separatamente, con un proprio management e per le rispettive finalità.
I tifosi si chiedono che fine abbia fatto Ross Pelligra, un tempo attivo sui social legati al Catania e ora silente. I supporter attendono chiarimenti non solo sulla fideiussione, ma soprattutto sul futuro della squadra, considerando la riduzione del 40% del budget stanziato a maggio, rivisto al ribasso in pieno calciomercato. Questa riduzione ha trasformato un progetto finanziario ambizioso in uno con prospettive più anonime. Alcuni tifosi si sentono presi in giro da Pelligra, avendo sottoscritto abbonamenti rincarati basandosi su presupposti di competitività che ora sembrano mutati in peggio. Anche il tecnico Toscano e il direttore sportivo Faggiano, ingaggiati per vincere il campionato, vedono ora ridimensionate le ambizioni stagionali a pochi giorni dall’inizio del campionato.
Esiste una soluzione a questa crisi? Bisogna distinguere tra le questioni: la fideiussione è in bilico e non c’è certezza che possa essere risolta entro la scadenza delle 17 di oggi. La dirigenza, con l’ausilio del manager australiano Joseph Carrozzi, vicino a Pelligra e coinvolto dall’amministratore delegato Vincenzo Grella, sta lavorando su un piano B. Si sta considerando la creazione di un “escrow account” come garanzia degli impegni presi, pari a 2 milioni di euro, come già fatto dal Catania la scorsa stagione. Si tratta di un deposito vincolato a garanzia per la Lega Pro, alternativo alla fideiussione, qualora i compensi dei calciatori superino il massimale di 1 milione di euro. In tal caso, il deposito deve coprire il 40% dell’eccedenza rispetto al milione di euro.
Se nessuna delle due soluzioni dovesse andare a buon fine, il Catania subirebbe un punto di penalizzazione e l’annullamento dei tesseramenti dei nuovi acquisti, con la necessità di rinegoziare i rispettivi contratti. L’altra questione riguarda le prospettive future del progetto Pelligra a Catania: sembra che il patron intenda confermare il suo impegno e la continuità degli investimenti, nonostante le ombre sollevate dalla questione della fideiussione.