L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Davide Morello, direttore sportivo dell’FC Messina: «Ma ho il rammarico di non aver mai giocato per il Palermo – racconta il dirigente peloritano – pur essendoci andato molto vicino. Proprio dopo aver vinto il campionato di Serie B con il Torino, le società sono state ad un passo da uno scambio: Rubinho sarebbe dovuto andare in Piemonte, io avrei fatto il percorso inverso, ma saltò tutto all’ultimo momento». I ricordi d’infanzia restano indelebili e forte sarà l’emozione nel momento in cui Davide metterà piede al “Barbera”: «Intanto mi auguro che sia una grande festa dello sport. E che vinca il migliore. Affronteremo una grande squadra, e penso che alla fine sarà proprio il Palermo a vincere il campionato, anche se resta il rammarico per aver perso qualche punto di troppo nella prima parte di stagione. I ricordi non mancano, da ragazzino scavalcavo i cancelli per vedere da vicino i miei idoli, uno su tutti Gianmatteo Mareggini, una persona straordinaria. Prima lo guardavo e studiavo attentamente il suo modo di stare tra i pali, poi lo aspettavo fuori dallo stadio per autografi e fotografie che conservo ancora». Cammino straordinario per il Football Club Messina, società neonata che stupisce per i risultati ma soprattutto per il bel gioco espresso. E la rivelazione del team giallorosso è proprio Morello, alla sua prima esperienza da direttore sportivo, anche se lui mantiene i piedi ben saldi per terra: «I meriti vanno divisi equamente con il direttore generale Marco Ferrante, ma soprattutto con il presidente Rocco Arena. E poi ci tengo a ringraziare tutti, dal segretario al magazziniere. Siamo arrivati a luglio e non avevamo neanche un pallone, oggi stiamo costruendo una società solida facendo tanti sacrifici».