Repubblica: “Faggiano: «Cinque colpi per i rosa»”

Daniele Faggiano, possiamo dire che Alessandro Gazzi dal Torino è il suo primo acquisto in rosanero? «Per mia abitudine, se prima non vedo la firma sul contratto, non parlo mai dei giocatori presi o da prendere. In questa occasione però possiamo dire che Gazzi domani (oggi per chi legge N.d.R.) sosterrà la visite mediche e poi sarà a tutti gli effetti un acquisto del Palermo». Uno dei motivi che ha spinto Foschi ad andare via, è stata la presenza dei cosiddetti consiglieri del presidente e, in particolare di Davor Curkovic. Lei riuscirà a convivere con queste presenze? «Guardi, qui abbiamo tutti una responsabilità molto grande che è tenerci stretta la serie A. I colpi non sono di Faggiano, del presidente, dei suoi consiglieri. I colpi sono del Palermo. Se sono acquisti del presidente e fanno bene al Palermo ben vengano. Zamparini i consiglieri li ha avuti da sempre. Sapevo dove stavo venendo e che situazione avrei trovato. Per me non è un problema. Io e il presidente ci confrontiamo quotidianamente e questo per il bene della squadra». Ballardini ha chiesto giocatori italiani o che conoscano il campionato italiano. Gazzi a parte, sino a questo momento, sono arrivati soltanto stranieri. Come si concilia il vostro mercato con le richieste del tecnico? «Adesso non è facile fare mercato e trovare giocatori come quelli che ci servirebbero. Stiamo cercando di scandagliare il mercato e trovare giocatori di qualità che siano in sintonia con le richieste di Ballardini». Da più parti però si dice che il tecnico non sia contento e che abbia manifestato un certo malcontento. «A me non ha manifestato niente. Gli ho parlato spesso e non mi ha detto nulla. Ci sentiamo per gli acquisti e lavoriamo di comune accordo, in ultimo per l’ingaggio di Gazzi. Se sapessi di questi suoi mal di pancia non ne parlerei in conferenza stampa ma con chi di dovere e certamente non abbiamo avuto motivo di dovere affrontare certi discorsi». Lei viene da una società come il Trapani nel quale il mercato lo faceva lei in prima persona. Adesso a Palermo deve confrontarsi con un presidente al quale spetta sempre l’ultima parola. Ha calcolato questo tipo di incognite? « Le incognite le ho calcolate. Nel mio lavoro sono all’ordine dei giorno. Adesso dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Tutto con l’avallo del presidente e del mister. Il mio rapporto con Zamparini non è quotidiano, ma di più. Ci sentiamo ogni ora. Questo mi gratifica. Per me Palermo è un punto di partenza. È la mia grande occasione e mi sono messo in gioco. Vorrei cercare di dare fiducia all’ambiente pensando che l’anno scorso il Palermo si è salvato all’ultimo e che adesso vogliamo una stagione diversa dall’ultima». Il fatto che lei provenga dal Trapani può aprire un canale privilegiato per portare in rosanero gente come Petkovic e Scozzarella? «Non c’è nessun canale con il Trapani. In questo momento non esiste nessun margine di trattativa». Questo significa che vi siete lasciati male? Si parla a che di un indennizzo che il Trapani avrebbe chiesto come risarcimento per il suo addio. «Non esiste nessuna richiesta di risarcimento. Io ho firmato un regolare contratto con il Palermo. Le cose stanno in maniera diversa da come vengono descritte. È chiaro che a Trapani si lavora come in una famiglia e lasciare questa famiglia non è stato facile. Al Trapani non l’hanno presa bene» Tornando a Gazzi, può essere lui il regista del Palermo o cercate ancora un altro centrocampista? «Il play deve ancora arrivare. Gazzi è una mezzala. Adesso cerchiamo un regista ma è più facile che arrivi dall’estero». Crede che il Palermo sarà pronto per la prima di campionato? «Io vorrei che fosse pronto già domani ma non è fattibile. Abbiamo trattative avanzate. Ci mancano ancora altri tre giocatori oltre a Gazzi e al regista del quale parlavo e con il quale siamo vicini ad un accordo». Siete sempre alla ricerca di un portiere o si fida di Posavec? «Posavec lo conosco poco, ma tutti mi hanno detto che ha grandi qualità. Posso parlare di Fulignati che ho avuto al Trapani e ha la struttura per giocare in serie A». Faragò e Pinilla sono degli obiettivi? «Faragò è un ottimo giocatore ma a noi servono calciatori pronti per la serie A. Per quanto riguarda Pinilla, non gli ho mai parlato»“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio