Repubblica: “Errori del mister e del patron che vuole fare l’allenatore”
L’edizione di oggi de “La Repubblica” commenta più nello specifico le scelte tecniche del mister rosanero Bruno Tedino a partire dall’ultima formazione schierata nel match contro il Pescara: “Partiamo da un assunto che trova conforto nei numeri. Il Palermo che gioca con una punta e Coronado a sostegno segna più gol ed è più pericoloso di quello che invece si schiera con due attaccanti e il brasiliano. È un dato statistico che si può tranquillamente ricavare mettendo a confronto le partite giocate con questo o quello schieramento. Insomma, il Palermo, che sembrava avere trovato un suo assetto definito, contro il Pescara è stato rimesso in discussione dalle scelte di Tedino. Scelte sicuramente discutibili fatte però da chi vede i giocatori ogni giorno. Detto questo e puntualizzato che Tedino ha le sue colpe, appare evidente come anche Zamparini abbia le sue. Colpe che sono ormai ataviche e croniche. Sì, perché ogni volta che il patron vuole fare il tecnico e critica l’allenatore che va in panchina ottiene il doppio risultato di mettere in discussione il Tedino di turno agli occhi della squadra e soprattutto creare tensione in un momento nel quale il Palermo avrebbe bisogno di serenità e non di polemiche. Si badi bene che Zamparini ha il diritto dovere di muovere i suoi appunti e, ammesso che qualcuno la pensasse in maniera diversa, si sarà da tempo arreso all’evidenza. Zamparini, al pari di molti suoi colleghi, non riesce a non intromettersi nelle vicende tecniche e a indicare le strade da seguire. Ma quello che più lascia perplessi è il modo come il patron fa trasparire all’esterno il suo malcontento. Lo fa con una intervista al sito ufficiale, lo fa convocando summit in Friuli e annunciando blitz in città. Una pubblicità della quale il Palermo in questo momento non sente proprio il bisogno. Per dire all’allenatore che la squadra messa in campo non era quella giusta, ammesso che sia corretto farlo, basterebbe una telefonata. Per tutti, tranne che per Zamparini“.