L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Bruno Cacopardo, primario di Malattie infettive all’ospedale Garibaldi di Catania e membro del comitato tecnico-scientifico regionale: «Questo non è il momento di allentare le misure. Serve la stretta finale. Il dato dei nuovi contagi in realtà è poco indicativo, perché potrebbe essere influenzato dal numero di tamponi eseguiti che in Sicilia è inferiore a quello di altre regioni. Un dato inoppugnabile invece è quello dei ricoveri che non sono mascherabili. Al Garibaldi da alcuni giorni non ci sono nuovi ricoveri e al momento abbiamo 27 degenti. In generale il trend è discendente. Picco? Possiamo dire che ci siamo dentro. Il picco non ha avuto l’evidenza di una cima di montagna, ma di una collinetta con la cima piatta. Siamo in fase di discesa ma questo non deve indurre a facili entusiasmi. A fine maggio si potrebbe tornare a una forma di socializzazione quasi normale, ma il virus non sarà eradicato. Rimarrà nella popolazione in maniera sporadica».