L’edizione odierna di “Repubblica” riporta le testimonianze di alcuni genitori di bambini e ragazzi autistici, che a causa del decreto svolgono inevitabilmente anche la funzione di insegnanti, terapisti e logopedisti h24. Come afferma uno dei genitori, Eduardo Rio, a proposito dei suo due bambini, serve un aiuto: «Vogliono andare al parco. Vogliono andare dalla nonna, stanno perdendo tutti i punti di riferimento e nell’autismo significa tornare indietro. Sono agitati, sono nervosi. Regrediscono e questo ci preoccupa. Parlo di piccole vittorie come chiamare per nome tuo figlio e vedere che si gira, rimproverarli ed essere ascoltati. In assenza di terapie facciamo quello che possiamo come genitori, ma non siamo specializzati».