Repubblica: “Emergenza Coronavirus in Sicilia. Centri sanitari e ospizi, i focolai fanno paura”

L’emergenza Coronavirus non rallenta in Italia e in Sicilia, anzi tutt’altro.  La situazione si fa sempre più drammatica, soprattutto in centri sanitari e ospizi che possono diventare dei veri e propri focolari. L’edizione odierna di “La Repubblica” evidenzia quest’ultimo aspetto. Nonostante l’aumento del numero di tamponi, calano in Sicilia i nuovi contagi da coronavirus: sono 1.168 le persone attualmente positive, 73 in più, mentre il giorno prima i nuovi contagiati erano stati 159. I ricoveri invece aumentano a 500: 86 in più, a fronte di un incremento di 15 il giorno precedente. In 75 si trovano in Terapia intensiva ( 7 in più) a fronte di 385 posti letto disponibili. I guariti aumentano più dei morti: sono 53 (+17 in più) mentre i decessi salgono a 39 (+ 6). « Un report incoraggiante – commenta l’assessore alla Salute Ruggero Razza – ma che non può farci abbassare la guardia ». A tenere sulle spine i tecnici della Regione sono soprattutto i focolai scoppiati dentro i reparti di lungodegenza, le strutture per anziani e le case di riposo. Bombe a orologeria per la tenuta dei nostri ospedali: «Finora – confermano dal comitato tecnico scientifico regionale – il tasso di occupazione delle terapie intensive è basso rispetto alla capacità. Ma se esplodono epidemie nelle strutture dove ci sono pazienti fragili, molto avanti con l’età, colpiti da varie patologie, rischiamo un’ondata di ricoveri che potrebbe mettere in difficoltà il sistema». Non a caso ieri, tra le province dove i contagi sono cresciuti maggiormente, c’è Enna, con 29 casi in più sul totale dei positivi, molti dei quali provenienti dall’Oasi di Troina. E’ già successo anche all’ospedale per neurolesi Bonino Pulejo a Messina, che fra i ricoverati conta persone particolarmente fragili: una settimana fa 12 fra pazienti e operatori sono risultati positivi e altri 80 sottoposti a tampone. Sempre a Messina, focolai sono scoppiati in due case di riposo (“ Come d’incanto” e “ Cristo Re”), con oltre 70 persone contagiatee e trasferite all’ospedale Papardo e in quello di Barcellona Pozzo di Gotto.
Ma quello di Villafrati, in provincia di Palermo, è il caso più emblematico: 72 positivi nella casa di riposo “ Villa delle Palme” del piccolo centro di poco più di 3mila abitanti. Fra questi già tre vittime: dopo il 90enne di Vicari, ieri ha perso la vita un’altro 90enne ospite della rsa, ricoverato da giovedì al Covid hospital di Partinico. Spirato anche un altro ospite 94enne. La preoccupazione non riguarda solo i 3 mila abitanti del piccolo centro, che è ormai zona rossa, ma l’hinterland: i dipendenti risultati positivi provengono da 17 comuni della zona. Per loro e i familiari è scattata la quarantena. Fra questi 12 famiglie che hanno avuto a che fare con un infermiere originario di Villabate, in servizio nella struttura Villafrati. Per contenere il rischio di mini- epidemie nelle strutture dove ci sono anziani e soggetti fragili, l’Asp di Palermo ha comunicato a tutte le rsa pubbliche e convenzionate della provincia la sospensione dei nuovi ricoveri.

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Redazione Ilovepalermocalcio