L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’arrivo dell’esercito in Sicilia per i controlli anti-contagio. Sono 250 i militari che nella parte occidentale della Sicilia e a Catania sono al fianco delle forze dell’ordine per il rispetto delle prescrizioni dettate dal decreto Conte. I militari sono tutti appartenenti al comparto impiegato per “Strade sicure” e si spostano su Lince da pattugliamento. A Palermo sono in trenta gli uomini in mimetica e basco suddivisi in 15 al porto e altrettanti alla stazione centrale. I militari controllano documenti e autocertificazioni, la polizia si occupa delle denunce. A Trapani e ad Agrigento i militari sono soprattutto in due hotel che accolgono i migranti in arrivo sulle coste siciliane e che restano in isolamento per monitorare eventuali sintomi del Covid-19. Forestale, carabinieri e finanza controllano chi arriva da Villa San Giovanni e sbarca dal traghetto a Messina. Insieme a loro il personale sanitario. «I passeggeri sono sottoposti a un doppio controllo — spiega Tiziano Minuti, responsabile della comunicazione del gruppo Caronte & Tourist — sia documentale sia sanitario». Della documentazione in regola o meno si occupano forestale, carabinieri e finanza. «Se la temperatura del passeggero supera i 37.5 gradi, si aspetta qualche minuto e si procede a una seconda misurazione — dice Tiziano Minuti — e se permane lo stesso valore allora le forze dell’ordine accompagnano il viaggiatore al Policlinico, dove verrà eseguito il tampone. Per fortuna, ad oggi, non è stato necessario richiedere nessun tampone».
Nel capoluogo le denunce crescono ogni giorno. La percentuale del 7,59 dei denunciati sul totale dei controlli di domenica scorsa, si scontra con l’ 11,11 per cento del venerdì appena trascorso. Venerdì sono stati 3017 i cittadini sottoposti alle verifiche delle forze dell’ordine. Di questi, 319 sono stati denunciati per la mancata inosservanza delle prescrizioni previste dal decreto. Sette, invece, i commercianti che avevano deciso di continuare a lavorare sui 757 esercizi passati al setaccio. A Palermo e provincia ogni giorno ci sono 320 pattuglie per i controlli anti- contagio. Un apparato che da oggi sarà incrementato da oltre 20 pattuglie della polizia municipale. «Anche per la domenica con tutto chiuso — spiega la prefetta Antonella De Miro — l’assetto resterà uguale. Cambieranno soltanto i punti nevralgici dove dislocare le forze».