L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’appello per permettere ai bambini di uscire un’ora al giorno. Gruppi di genitori, ma anche insegnanti, psicologi, educatori, hanno chiesto ai sindaci (ma naturalmente anche al presidente del Consiglio) di rivedere le norme dell’ultimo decreto “Lockdown Italia”. Nel quale i bambini, ma non i cani, sono stati completamente dimenticati. Con migliaia di firme sulla piattaforma “Change.org” i genitori si appellano a regole certe e sicure per poter uscire, in sicurezza, almeno mezz’ora al giorno con i propri bambini. E centocinquanta genitori fiorentini hanno scritto una lettera simile al sindaco Nardella. «Rispettiamo il diritto che avete riconosciuto ai cani di poter espletare i loro bisogni fisiologici in ripetute passeggiate nel corso di una giornata. Ma chiediamo uno specifico protocollo di comportamento, che consenta alle famiglie un tempo minimo all’aria aperta per i bambini». «Nessuno si è posto seriamente il problema dei bambini, delle loro esigenze primarie », scrivono mille genitori al sindaco di Milano Sala, auspicando un “protocollo” sull’ora d’aria. Proprio perché, vista la tragedia dei contagi, sarà necessario resistere a lungo, in questa quotidianità stravolta dal Covid 19. Valentina Bonifacio, antropologa all’università Ca’ Foscari, mette poi l’accento sulle famiglie più piccole tra le piccole, ossia le famiglie monoparentali. «Siamo soltanto in due, mia figlia di dieci anni e io. Ieri mi ha detto che si sentiva così sola senza le sue amiche che voleva scappare di casa. Fino a qualche giorno fa, andavamo nella piazza qui vicino a giocare a frisbee , adesso naturalmente abbiamo smesso. Ma non è chiaro cosa si può fare e cosa no. E comunque l’ora d’aria è fondamentale».