Repubblica: “Emergenza Coronavirus. Gli americani in fila per comprare armi. Ora temono le rivolte”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui negozi d’armi presi d’assalto negli Stati Uniti. In California come in Georgia, Texas, Carolina del Sud: e perfino in Stati tradizionalmente anti-armi come New York. «I politici dicono che non servono. Ma abbiamo paura e a questo punto ciascuno deve decidere cosa è meglio per sé», dice John Gore, 39 anni, il fucile semi automatico appena comprato ancora stretto fra le mani, parlando al Los Angeles Times .
E pazienza se sui social qualcuno chiede ironicamente a Trump Jr: «E ora col fucile cosa fate, sparate al virus?». La gente ha paura davvero, lo dimostra l’impennata di vendite del sito di munizioni Ammo.com : già su del 68 per cento nella prima settimana di marzo e in continua crescita. Come in un film apocalittico, spiegano i giornali, il timore è che l’aumento dei contagi farà diminuire la presenza della polizia in giro, lasciando spazio alla violenza. Disperati senza lavoro e soldi, potrebbero assalire i negozi per procurarsi generi di prima necessità. E pure gli attacchi razzisti potrebbero crescere. Tant’è che in California e Washington, dove ci sono stati i primi focolai del virus, la corsa alle armi riguarda soprattutto gli americani di origine asiatica: memori di quella rivolta di Los Angeles del 1992, dove finirono nel mirino dei neri, accusati di sottrargli il lavoro.