Repubblica: “Emergenza Coronavirus a Palermo. Lezioni su YouTube, asili fai-da-te, così la città “chiusa” si autorganizza”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’allarme Coronavirus a Palermo. Se da un lato le scuole sono chiuse, ristoranti e uffici si svuotano e le passeggiate nelle isole pedonali sono un lontano ricordo, dall’altro i genitori si organizzano per occuparsi dei bambini in piccoli gruppi e i professori propongono lezioni virtuali. Chi non chiude i battenti fa i salti mortali per rispettare le direttive del governo. Come le palestre e il palazzo di giustizia: alla Virgin i posti delle classi di allenamento sono stati ridotti; al tribunale invece l’accesso alle udienze è consentito soltanto alle parti interessate. A chiudere i battenti, anche l’oratorio di Santa Chiara all’Albergheria, che ogni giorno accoglie un centinaio di ragazzi del quartiere. «Non è facile privare i ragazzi di un posto che è la loro casa — dice don Enzo Volpe, di Santa Chiara — Purtroppo non avranno alternative, ma al momento non possiamo fare altro». Ieri la Conferenza episcopale siciliana ha sospeso le attività di catechesi in forma assembleare, optando per lezioni online, e ha vietato gli abbracci ai familiari dei defunti al termine dei funerali. La cooperativa Pueri, per i bambini fino a sei anni iscritti alle sue scuole, propone di mandare gli educatori a domicilio: un servizio a casa per gruppi al massimo di tre bambini, per evitare grandi numeri e conseguenti rischi. La cooperativa Thomas More, che gestisce l’omonima scuola, propone per i bimbi della prima e della seconda elementare, il martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 11, lezioni nei campi sportivi delle Ancelle a gruppi di otto, per quelli più grandi videochiamate per verificare i compiti svolti. Al liceo classico Umberto I le lezioni vanno avanti su YouTube. «L’idea — dice Francesco Cacioppo, professore di Storia e filosofia e animatore digitale della scuola — è creare pacchetti di lezioni per disciplina e per classi, in modo da andare avanti sul programma. Utilizzeremo tutte le potenzialità del registro elettronico, a cominciare dalla “ bacheca” per scambiare file e video». Al liceo delle Scienze umane Regina Margherita è stata attivata la piattaforma digitale dove ogni docente può creare la sua classe virtuale. All’istituto paritario Antonio di Rudinì, attraverso la piattaforma Google Suite, sono partite videolezioni e verifiche. Al palazzo di giustizia c’è chi vigilerà su alcune prescrizioni: ripartizione dei processi in fasce orarie con l’indicazione dell’orario, e in aula solo le parti interessate al processo. Lo ha deciso il presidente del tribunale Salvatore Di Vitale, dopo la richiesta della Camera penale di sospendere le udienze senza detenuti fino al 31 marzo. La sezione distrettuale dell’Associazione magistrati e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati hanno inviato al Guardasigilli Bonafede la richiesta congiunta di sospendere tutti i dibattimenti non urgenti. La commissione tributaria regionale ha bloccato le udienze pubbliche fino al 17 aprile.