Repubblica: “Acquisti e cessioni, parla Zamparini. «Foschi ha il budget da spendere. Voglio Borriello e cedo ai cinesi»”
“È arrivato a Bad sorridente. Forse perché qualche ora prima aveva venduto Franco Vazquez per quindici milioni di euro. Fatto sta che Maurizio Zamparini è arrivato in Carinzia in compagnia dell’excutive manager Angelo Baiguera e si è fiondato subito in campo per salutare Ballardini mentre la squadra si stava allenando. Niente bermuda di ordinanza con i quali siamo abituati a vederlo in ritiro. Troppo freddo anche per lui. Ma Zamparini è caldo. Pronto per le sue verità. «Vazquez è andato via — attacca il presidente — ma non significa che sia andato via l’ultimo gioiello di questa squadra. Si diceva lo stesso quando è andato via Pastore ed è arrivato Dybala oppure quando è andato via Cavani. Adesso abbiamo i Posavec, i Balogh, i Quaison, gli Hiljemark. Vazquez negli ultimi giorni mi ha riempito di messaggi per andare via, ma sono convinto che vale molto di più di quanto lo abbiamo venduto». Quindici milioni, tanto ha incassato il Palermo dalla cessione di Vazquez, che serviranno per il mercato e per saldare i debiti con Mascardi, procuratore di Dybala. «Stiamo arrivando a una dilazione di quello che, si badi bene, è rubato e non dovuto. Se non arrivassimo a una soluzione sono pronto a difendermi e andare avanti in tribunale». Ma a tutti, da Ballardini sino all’ultimo tifoso, quello che interessa è sapere che Palermo verrà fuori dal mercato. «Un mercato difficile ma non perché mancano i soldi. Foschi ha un budget da spendere. Pinilla? Non m’interessa assolutamente. A me piace Borriello, ma vorrei venisse con lo spirito giusto. Prenderemo un portiere esperto che faccia da guida a Posavec». Già, ma probabilmente, prima ancora che di arrivi, al Palermo si tornerà a parlare di addii. “Lazaar mi ha chiesto di andare via e io non tengo nessuno che non voglia stare al Palermo. Gonzalez non me lo ha chiesto, ma se dovesse farlo lo accenteremo Resta sicuramente Goldaniga». La sensazione però è che, a bocce ferme, quella che va ad iniziare sarà un’altra stagione di sofferenza. Zamparini non concorda. «Non sarà una stagione folle come lo scorso anno. Ma lo scorso anno avevo un allenatore (Iachini) che prima dell’inizio del campionato non si è presentato agli allenamenti perché voleva andare via. Ballardini crede nel progetto e non ha nessuna intenzione di andarsene. Ai giocatori non darò un premio salvezza, ma piuttosto dei premi a rendimento». Dal profano si scivola sul sacro. Sono giorni in cui si festeggia santa Rosalia e l’eco del festino è arrivato anche tra i monti della Carinzia. E cosi, anche Zamparini si affida alla Santuzza. «Sono devoto di Santa Rosalia e giro sempre con una sua immagine nel portafogli. Sono sicuro che, anche grazie al suo aiuto, non commetteremo gli errori del passato». Ma, in attesa dei miracoli, l’attenzione va a cose molto più terrene come la vendita della società. Zamparini conferma le due trattative in corso (quella targata Usa e quella cinese) e conferma la sensazione che lui preferisca quella orientale. «Cascio (l’imprenditore americano di origini palermitane presentato a Zamparini da Tacopina) mi ha scritto una lettera d’interesse. Sono io che non ho nessuna fretta di fargli vedere i conti. La società è sana e voglio lasciarla a chi possa portarla in alto. Di Cascio non so praticamente nulla. Non ne conosco le potenzialità economiche». Discorso diverso per i cinesi. «Di loro so tutto — dice Zamparini — Vogliono costruire lo stadio e il centro sportivo. Il 20 dovrebbero mandare la lettera d’interesse e poi io andrò in Cina per approfondire la trattativa. Ci vorrà più tempo perché in Cina bisogna avere l’avallo finale del governo. Ma questi imprenditori sono determinati a chiudere l’affare»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.