L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla svolta allo stadio di Palermo, con il ritorno dei concerti.
Fine del digiuno, lo stadio di Palermo riapre i cancelli alla musica e si prepara a ospitare un big come Vasco Rossi. Dopo circa 25 anni, cade il divieto che ha tagliato Palermo fuori dai grandi tour musicali: il colpaccio è riuscito a Carmelo Costa, “storico” organizzatore di concerti, che più volte ha puntato il dito contro la carenza di impianti capaci di accogliere grandi folle nel capoluogo siciliano.
Costa ha trattato a lungo con la proprietà del Palermo calcio, il City Group, che ha l’uso dello stadio, forte dell’appoggio del Comune, e alla fine è venuto fuori un sì che aspetta solo l’ufficialità.
E così Vasco Rossi tornerà a Palermo dopo lunga assenza: negli anni passati era stato al velodromo e al Foro Italico. Le date di Vasco a Palermo saranno due, nella tarda primavera del 2023, dopo la fine del campionato di sere B: l’annuncio ufficiale lo farà lo stesso cantautore stasera a Roma. E sarà un bagno di folla da tutta la Sicilia e oltre. Basta guardare le cifre di Messina della scorsa estate per capire che impatto sul territorio ha un concerto di Vasco Rossi: 3500 camere d’albergo prenotate, 350 pullman, 800 persone al lavoro.