Repubblica: “Domani in occasione dei playoff. Il 23 maggio dei palermitani in rosanero «Il nostro omaggio in campo a Falcone»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul tributo a Giovanni Falcone in occasione di Palermo-Avellino.

Alle 17,57 in punto tutti si fermeranno e il calcio diverrà solo lo strumento attraverso cui ricordare un pezzo di storia funesta, triste, inquietante.

«Avevo solo 4 anni al tempo della strage — ricorda l’attaccante Saraniti — eppure ne conservo il ricordo. Probabilmente perché da allora è stato rinnovato continuamente, anno dopo anno, fino a diventare una consapevolezza: quella di una battaglia di chi sta dalla parte giusta. Spero, quindi, che allo stesso modo questo ricordo non smetta mai di essere tramandato, anche per chi non c’era».

«È grazie a eroi come Giovanni Falcone — spiega Accardi — se oggi la Sicilia è sempre più conosciuta non per la mafia ma per la lotta alla mafia. Uno dei ricordi più vivi della mia infanzia è l’arrivo della nave della legalità con bambini come me da tutta Italia: una dimostrazione che non siamo soli e non lo saremo mai. Quel sacrificio vive da sempre dentro di noi e così sarà finché la mafia non sarà completamente distrutta».

«Ero poco più di un neonato — dice Crivello — ma crescendo ho capito gradualmente l’importanza di questa pagina di storia. Per me, che ho passato gran parte della mia vita lontano da Palermo, parlare della mia città è sempre stato un vanto, grazie all’esempio che Falcone e le altre vittime di mafia mi hanno lasciato. Ricordarli ogni giorno, oltre le ricorrenze, è il minimo che possiamo fare».