Repubblica: “Diritti tv, si aprono le buste. Sky “indirizza” Mediaset verso il fallimento? Le ultime”

“Si apre oggi una settimana cruciale per il futuro del calcio italiano e non solo. Questa mattina la Lega di A è impegnata ad assegnare i diritti tv per il triennio 2018-2021. In ballo ci sono: la sopravvivenza del sistema pallone – finanziato quasi per intero dai soldi delle emittenti – gli equilibri politici della Lega stessa, da tempo impegnata a indivudare una nuova governance (il tema è all’ordine del giorno anche stamattina), quelli della Figc e, secondo alcuni, persino l’attuale assetto del mercato della tv a pagamento in Italia. Il bando scritto dalla Lega e dal suo advisor Infront prevede, per dirla in soldoni, un “ piano A” e un “ piano B”. Il piano A è quello dell’asta classica, il campionato è stato confezionato in una serie di pacchetti a loro volta divisi per le tre piattaforme (satellittare, digitale e Internet). L’obiettivo finale dichiarato nel bando è quello di portare a casa una cifra di 990 milioni, ma chiunque segua da vicino questa vicenda ancora ieri sera spiegava come se ne dovessero arrivare 900 sarebbe un miracolo. Il problema è che per ogni piattaforma ci sarà un unico partecipante – Sky per il satellitare, Mediaset per il digitale e Perform per Internet – e nessuno dei tre ha voglia di svenarsi: Sky perché dovrebbe pagare quanto pagò per il triennio in corso ( 570 milion) ottenendo di meno e “guadagnando” un concorrente imprevedibile ( Perform) in più. Mediaset perché dal suo pacchetto (260 milioni) è stata esclusa la Roma che è un bacino d’utenza importante. E Perform ( 160 mln) perché, al di là dello slogan con cui si presenta, “ la Netflix del pallone”, il suo mercato di riferimento, in Italia, è da considerarsi ancora un’incognita. Difficile dunque che le tre contendenti accontentino Tavecchio e le società di Serie A offrendo la base d’asta. Molto più probabile che vadano “ sotto” e che dunque decidano di giocarsi la partita nei quattro giorni successivi, durante la fase della trattativa privata. È allora che il presidente di Infront, Luigi De Siervo – che ha dovuto rinunciare anche all’idea di vendere un pacchetto “dedicato” ai cinema e ai teatri – conta di massimizzare il risultato. Tra le armi più potenti a disposizione di De Siervo, c’è il “piano B”. La possibilità cioè di non assegnare il 26 – termine ultimo – e procedere invece il 27 gennaio all’apertura delle buste dei cosìdetti Intermediari Indipendenti, soggetti non collegate ai broadcaster, interessati però a comprare tutta la Serie A (base d’asta, teorica, di 1 miliardo e 50 milioni) e poi a rivenderla. Due colossi, i candidati: Media Pro e Img. La domanda è: ma questi Intermediari a chi rivenderanno la Serie A? C’è chi dice che alla fine sarebbero costrette ad andare da Sky e Mediaset e trattare con loro; chi è convinto che alla fine realizzererbbero il vecchio progetto del Lega Channel: e, infine, chi sostiene che ci sia già un accordo con Sky intenzionata a comprare tutto, di fatto indirizzando Premium verso il fallimento. E questa sì che sarebbe tutta un’altra storia.”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio