Repubblica: “Dionisi prova a voltare pagina: «Sereno e senza alibi, ma i problemi non si risolvono in un giorno»”

PALERMO – La volontà è quella di parlare solo della Salernitana, ma l’eco del post-Cremonese è ancora troppo forte per essere ignorato. Nella sua prima conferenza stampa dopo le settimane turbolente, Alessio Dionisi si mostra lucido, diretto e consapevole del momento:

«Non voglio che questa conferenza ruoti solo attorno a quanto successo dopo la sconfitta con la Cremonese. Preferirei parlare della Salernitana e dello sprint finale. Sono state due settimane movimentate, soprattutto all’esterno. Io penso solo al lavoro del gruppo».

Come racconta Valerio Tripi su la Repubblica Palermo, il tecnico rosanero cerca di riportare l’attenzione sul campo, pur non sottraendosi alle responsabilità:
«Ha parlato Osti, io rispondo per le prestazioni. Mi prendo le mie responsabilità, ma vanno condivise. Non voglio alibi e resto sereno. Il mio è il mestiere più precario al mondo: mi metto in discussione da solo, figuriamoci quando il giudizio dipende da risultati e opinioni esterne».

Una fragilità di lunga durata.
Dionisi non si nasconde nemmeno di fronte ai problemi strutturali della squadra:
«Non sono nati ieri. Sono aspetti che si trascinano da tempo e per questo sono più difficili da correggere. Anche nello spogliatoio, dopo le partite, chi ha più esperienza ne parla apertamente. Se il problema fossi solo io, probabilmente sarebbero già state prese altre decisioni».

Il peso della classifica e le parole di Galassi.
La società non è rimasta a guardare: la visita a Torretta del consigliere d’amministrazione Alberto Galassi ha avuto un valore simbolico e motivazionale:
«È arrivato un messaggio forte. Non si è limitato ai complimenti: ha spronato tutti, staff e squadra. Ma portare queste parole in campo non è automatico, bisogna trasformarle in prestazioni».

L’avversaria e il calendario.
Sulla Salernitana, Dionisi è chiaro:
«Non sarà una gara semplice. Ci hanno già battuto all’andata, hanno qualità, esperienza e sono reduci da buoni risultati. Anche loro, come noi, hanno bisogno di punti. Prendono pochi gol e in casa hanno una marcia in più».

Il calendario non dà tregua: dopo l’Arechi, il Palermo affronterà il Sassuolo in casa (6 aprile) e il Bari in trasferta (11 aprile):
«Tre partite in dieci giorni, ma non parlerei di partite decisive. Sono tutte importanti e lo diventano sempre di più man mano che si va avanti».

Gli assenti.
Contro la Salernitana non ci saranno Verre (squalificato), Nikolaou e Di Francesco, fermatosi in settimana durante l’allenamento. Rientra invece Di Mariano, di nuovo disponibile.