Repubblica: “Dionisi contro Grosso, il cuore diviso tra presente e passato: Palermo-Sassuolo è anche la sfida degli ex”

Fabio Grosso

Fabio Grosso (Foto da Instagram) - Ilovepalermocalcio.com

Sarà una sfida dentro la sfida, quella in programma domenica al Barbera tra Palermo e Sassuolo. Due allenatori, Alessio Dionisi e Fabio Grosso, che si ritroveranno da avversari con il cuore diviso tra un presente da conquistare e un passato che inevitabilmente torna a galla. Entrambi, infatti, portano con sé un legame profondo con i rispettivi avversari di giornata: Dionisi è stato per tre stagioni il tecnico del Sassuolo in Serie A, mentre Grosso ha vissuto da protagonista l’epoca d’oro del Palermo, esplodendo proprio nel capoluogo siciliano prima di diventare campione del mondo nel 2006.

Come racconta Alessandro Geraci su Repubblica Palermo, per Grosso quella di domenica potrebbe essere molto più di una partita. In caso di successo e contemporanea sconfitta dello Spezia, il tecnico neroverde potrebbe festeggiare la promozione in Serie A proprio nello stadio che l’ha consacrato da calciatore. Novanta presenze in rosanero, la partecipazione alla Coppa Uefa, il ritorno in Serie A e la chiamata della Nazionale con il rigore decisivo in finale mondiale: è questa l’eredità indelebile lasciata da Grosso a Palermo.

Sul fronte opposto Dionisi, alla guida di un Palermo in risalita, cerca la seconda vittoria consecutiva dopo il successo con la Salernitana. I rosanero, settimi con 42 punti, devono guardarsi le spalle da Bari e Cesena nella corsa ai playoff, ma l’obiettivo dichiarato è avvicinare il quarto posto occupato dalla Cremonese, distante sette lunghezze, per evitare il primo turno a eliminazione diretta. Una vittoria contro la capolista sarebbe un’iniezione di fiducia fondamentale in vista del rush finale.

Dionisi, che ha ereditato il Sassuolo da un altro ex Palermo come Roberto De Zerbi, ha chiuso l’esperienza in neroverde con un undicesimo e un tredicesimo posto in Serie A, prima dell’esonero arrivato lo scorso febbraio, a cui ha fatto seguito la retrocessione del club dopo undici anni tra i grandi. Domenica, per lui, non sarà soltanto una partita importante per la classifica, ma anche una sorta di rivincita personale.

Come sottolineato da Geraci su Repubblica, ci sarà anche da vendicare la sconfitta dell’andata al Mapei Stadium, quando il Sassuolo si impose 2-1 con i gol di Laurienté e Pierini, vanificando quello di Le Douaron. Ma da allora è cambiato tutto: Brunori ha ritrovato la via del gol (7 reti), Pohjanpalo ha portato esperienza e concretezza (5 gol e un assist), e il reparto offensivo rosanero è finalmente tornato a brillare.

Sarà, dunque, un Palermo-Sassuolo dal peso specifico enorme: per i neroverdi potrebbe valere la Serie A, per i rosanero il consolidamento della zona playoff e un segnale importante di crescita. Ma sarà anche, inevitabilmente, Dionisi contro Grosso, capitolo due.