Le valutazioni sul futuro di Alessio Dionisi proseguono senza sosta tra Palermo e Manchester, con il City Football Group impegnato nei contatti per decidere il destino dell’allenatore rosanero. Come riportato da Valerio Tripi su Repubblica Palermo, la situazione del tecnico è appesa a un filo, ma la mancanza di un sostituto che dia garanzie immediate sta rallentando una decisione definitiva.
Il dubbio tra cambio immediato e continuità fino a fine stagione
Al centro delle interlocuzioni tra il direttore generale Giovanni Gardini, il direttore sportivo Carlo Osti e la proprietà, rappresentata anche dal responsabile dell’area tecnica del City Football Group, Riccardo Bigon, c’è un punto cruciale: con otto giornate alla fine della stagione regolare, ha senso cambiare guida tecnica?
Il Palermo è ancora scottato dal precedente della scorsa stagione, quando l’esonero di Eugenio Corini e l’arrivo di Michele Mignani non portarono i risultati sperati. Tripi sottolinea che, in quel caso, la decisione di cambiare allenatore alla ripresa dopo la sosta – in seguito alla sconfitta rocambolesca per 4-3 contro il Pisa – si rivelò inefficace. Ora la dirigenza teme di ripetere lo stesso errore.
Investimenti e delusioni: un cambio per necessità o per strategia?
Nessuno nel club è soddisfatto dell’andamento della stagione, soprattutto dopo gli investimenti importanti fatti nel mercato di gennaio. Tuttavia, come evidenziato da Repubblica Palermo, cambiare allenatore senza una soluzione chiara potrebbe rivelarsi controproducente. Il rischio è quello di avvitarsi su sé stessi e di non ottenere benefici concreti dal cambio in panchina.
Se il Palermo dovesse esonerare Dionisi, la scelta sarebbe tra un traghettatore fino a giugno o un allenatore che possa già essere il punto di riferimento per la prossima stagione. Ma in questo caso sorgerebbe un altro problema: il contratto del direttore sportivo Carlo Osti scadrà a giugno e senza una conferma sulla sua permanenza, decidere già oggi l’allenatore del futuro potrebbe risultare prematuro.
Un errore da non ripetere
Tripi sottolinea che il Palermo rischierebbe di ripetere lo stesso schema che non ha funzionato la scorsa estate, quando il club ha ingaggiato Dionisi e l’allora ds De Sanctis senza un progetto chiaro e condiviso fin dall’inizio. Il risultato? Un cambio a metà stagione con l’arrivo di Osti e una squadra che non ha mai trovato la sua vera identità.
Ora la società si trova di fronte a una scelta cruciale: Dionisi dentro o fuori? Le prossime ore saranno decisive, ma il Palermo non può permettersi un altro passo falso