“Fino al primo tempo di Crotone-Palermo quella rosanero era una delle difese più permeabili del campionato. Al di là del numero di gol subiti, Posavec e compagni prestavano il fianco alle azioni delle avversarie. È bastato cambiare atteggiamento e soprattutto sistema di gioco nel secondo tempo di Pescara per ritrovare una solidità difensiva che è stata battuta solo per effetto dello sciagurato autogol di Goldaniga. Per De Zerbi il sistema di gioco c’entra poco, visto che si è detto pronto a riproporre la difesa a quattro quando avrà tutti gli uomini a disposizione. In realtà, statistiche e dati relativi alle osservazioni dei flussi di gioco dicono che da quando Rispoli e Aleesami hanno spostato di qualche metro in avanti la loro posizione di partenza la squadra rosanero ha corso sempre meno rischi e ha totalizzato percentuali di possesso palla superiori alle avversarie. Persino nell’ultima partita contro i campioni d’Italia della Juventus il possesso palla è stato del cinquantatré percento in favore dei rosanero. «Al di là dei moduli — spiega Thiago Cionek — forse il segreto è la grande disponibilità al lavoro da parte dei giocatori. Con l’Atalanta ho fatto anche il terzino. Durante la partita dobbiamo sapere cambiare sistema di gioco e farci trovare sempre pronti. Stiamo continuando a crescere e migliorare, dobbiamo solo continuare a lavorare». Quello che rischiava di essere uno dei problemi della squadra, vale a dire l’abbondanza di centrali difensivi senza certezze fra titolari e rincalzi, si sta rivelando una delle armi in più di De Zerbi. «È dura rimanere fuori — continua Cionek — siamo sei centrali e in campo ne vanno tre se giochiamo con la difesa a tre o peggio due se giochiamo a quattro. Ogni allenamento diamo tutto quello che abbiamo per poi accettare le decisioni dell’allenatore sapendo che prende le decisioni per il bene della squadra». E pensare che all’inizio della stagione quello che adesso è il settore che offre più garanzie e più soluzioni alternative nelle intenzioni della società doveva essere totalmente diverso da come si presenta adesso: Gonzalez doveva essere ceduto, ma piuttosto che svenderlo il Palermo ha preferito tenerlo; Rajkovic, uno dei titolarissimi rosanero, dopo l’infortunio di Pescara contro il Crotone, è stato sostituito prima da Andelkovic e poi da Goldaniga a conferma della versatilità di uomini e della loro capacità di adattamento. Ma la soluzione che forse è stata quella che più ha contribuito a blindare la difesa è stata la scelta di abbassare davanti ai difensori uno o due mediani come in occasione della partita di sabato contro la Juventus. Per il difensore polacco, in attesa di convocazione per le qualificazioni ai mondiali del 2018, oltre alla disponibilità nei confronti di ciò che chiede l’allenatore, la compattezza difensiva si può spiegare anche con quello che chiede lo stesso De Zerbi. «Abbiamo cominciato ad applicare tanti concetti nuovi — fa notare — proviamo sempre a fare la partita, ad avere sempre il possesso del pallone, a fare tanti passaggi e soprattutto a fare tutto questo nella metà campo degli avversari. Per noi difensori, quando si riesce a uscire palla al piede è sempre un motivo di soddisfazione»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.