Repubblica: “Diamanti e altri 10. Lopez ha scelto la formazione per il finale di stagione”

“Ricorso accolto. Ci sarà anche Alessandro Diamanti domenica pomeriggio fra i giocatori a disposizione dell’allenatore del Palermo Diego Lopez per la trasferta sul campo del Milan. La seconda sezione della corte sportiva d’appello ha accolto il ricorso presentato dal Palermo contro la squalifica di due giornate che era stata inflitta al giocatore dopo l’espulsione subita contro l’Udinese. A Diamanti, in quella occasione capitano della squadra, era stata contestata la “condotta gravemente antisportiva durante un’azione di gioco”. Con l’ausilio delle immagini televisive e con la testimonianza diretta del giocatore che ieri ha discusso il ricorso a Roma accompagnato dal dirigente rosanero Stefano Pedrelli e dall’avvocato Massimo Diana, Diamanti è riuscito a dimostrare che si è trattato di un normale fallo di gioco senza l’aggravante della condotta violenta, riuscendo a ottenere lo sconto di una giornata di squalifica.

A Boccadifalco, nel frattempo, la squadra si è allenata in un clima surreale. Quando i giocatori sono arrivati al centro sportivo sono sfilati via alla spicciolata con le loro macchine sotto lo striscione “Toglietevi la maglia” che era rimasto ancora attaccato alla cancellata da martedì scorso. A Boccadifalco c’è anche una camionetta dei Carabinieri, per la verità presente molto spesso nell’ultimo periodo, tranne che nel giorno in cui gli ultrà hanno attaccato gli striscioni di protesta.

In campo la squadra lavora prima su una porzione ridotta del terreno di gioco, poi a tutto campo. Lopez ferma l’allenamento e spiega ai centrocampisti come devono servire le punte e ai difensori come posizionarsi rispetto all’azione e alla palla. Sicignano, fra un’esercitazione e l’altra, resta con Posavec per dargli indicazioni. Durante il lavoro i ritmi sono alti, la concentrazione è a un buon livello e lo staff di Lopez alterna i giocatori in campo per fare lavorare tutti. In infermeria, ormai, è rimasto il solo Rajkovic.

A guardare l’allenamento sembra proprio di sentire le parole di Lopez in sala stampa alla vigilia della partita contro il Cagliari («da ora in poi le scelte sono fatte»). E per questo si rivede il 3-5-2 con Vitiello, Gonzalez e Goldaniga in difesa; Rispoli, Jajalo, Bruno Henrique, Chochev e Aleesami a centrocampo; Trajkovski e Nestorovski in attacco. A fare da spalla per la partitella questa volta non ci sono formazioni giovanili, ma gli altri componenti della prima squadra sistemati in campo con il 4-3-3 con Morganella, Cionek, Andelkovic e Pezzella in difesa; Ruggero, Gazzi e Lo Faso a centrocampo; Balogh, Silva e Sallai in attacco con Embalo e Sunjic a girare fra una formazione e l’altra.

Il lavoro fila via senza intoppi e si percepisce chiaramente che non c’è voglia di scherzare. In una fase di gioco Cionek rimprovera Balogh, reo di avere perso la palla senza inseguire l’avversario. Ma è l’unico episodio a beneficio più dei cronisti presenti che altro. Per stemperare la tensione a fine seduta una sfida per gli attaccanti sui tiri in porta con i magazzinieri non proprio felici di andare a recuperare i palloni ovunque. Il lavoro è finito: tutti sotto la doccia. E nel frattempo qualcuno ha rimosso anche lo striscione che i tifosi avevano messo per protesta”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.