L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sfida di domani tra Fidelis Andria e Palermo.
Sarà la voglia di rivalsa, quella di mettersi in mostra o ancora la sfida di dimostrare a chi magari non ha creduto in te che vali di più di quello che pensano gli altri. Difficile dirlo, fatto sta che il Palermo ogni volta che si ritrova fra gli avversari un palermitano, che sia per di più ex o che lo sia semplicemente di nascita, finisce per farsi male. In questa stagione è già successo contro il Taranto di Andrea Saraniti, che ha segnato il gol del vantaggio nella partita poi vinta 3-1 dai suoi; contro la Vibonese di Francesco Golfo, allenata in più da Gaetano d’Agostino, che ha portato in vantaggio i calabresi che poi però hanno subito la rimonta del Palermo; contro l’Avellino di Vincenzo Plescia, che si è procurato il rigore delle polemiche domenica scorsa e contro il Catanzaro dell’ex Davis Curiale che con il suo gol ha eliminato il Palermo dalla Coppa Italia.
Domani, sul campo della Fidelis Andria alle 14,30, i rosanero si ritroveranno fra gli avversari Matteo Di Piazza, palermitano di Partinico che ha già affrontato due volte da avversario il Palermo, ma senza riuscire mai a trovare la via del gol. Di Piazza, però, mercoledì in Coppa Italia contro il Foggia di Zeman, considerato palermitano d’adozione, ha realizzato una doppietta permettendo alla sua squadra di eliminare i rossoneri e passare il turno. Saraniti aveva i suoi buoni motivi per mettersi in mostra. Le critiche da parte dei tifosi e la scelta del club di non confermarlo per questa stagione lo hanno caricato a molla, al punto che dopo la sua rete ha corso a perdifiato esultando con soddisfazione. Golfo, pur non avendo mai indossato la maglia rosanero, ha scelto di non esultare dopo che il suo tiro cross ha beffato Pelagotti e si è insaccato alle sue spalle anche con l’aiuto di una raffica di vento. Plescia è stato protagonista di un episodio che lo ha portato al centro delle critiche dei suoi ex tifosi per essersi procurato il calcio di rigore fingendo di essere stato colpito dal difensore del Palermo Peretti.
Adesso il Palermo vuole provare a sfatare il tabù degli ex, ma deve fare i conti con la voglia di giocare dell’attaccante della Fidelis Andria Di Piazza. Lui, per la verità, apparentemente non avrebbe grossi motivi per cercare vendetta contro i rosanero.
Anzi, prima di andare a giocare nel Catania, dopo una rete realizzata contro i rossazzurri con la maglia del Lecce, dichiarò che per lui che è palermitano era stata la gioia più grande che potesse provare segnare ai catanesi. Ma oggi vuole recuperare il tempo perduto dopo che ad inizio stagione è stato costretto a rimanere fermo per un mese, senza l’idoneità sportiva, per un problema cardiaco poi risolto.