“Un lavoro sul piano tattico e uno su quello psicologico. È il programma di lavoro che il Palermo sta portando avanti nel ritiro di Coccaglio. Se degli aspetti strettamente tecnico tattici si sta occupando l’allenatore Davide Ballardini, per quelli che rientrano nella sfera del carattere ci sta pensando Gianni Di Marzio. A raccontarlo è lo stesso presidente del Palermo Maurizio Zamparini. «È proprio nei momenti difficili — dice Zamparini a Rai Sport — che si deve avere la voglia di combattere. Questo è l’unico spirito che dobbiamo avere anche se non è facile. Io faccio quello che posso come presidente. Sono vicino alla squadra perché voglio aiutarla. Con il mio amico Di Marzio stiamo cercando di svolgere un lavoro di convincimento nei confronti di questa squadra. A ogni singolo giocatore ripetiamo: «Tu sei forte, sai giocare bene. Non siete una squadra da terzultimo posto». Adesso tocca ai giocatori tirare fuori l’orgoglio e la voglia di salvare questa squadra». Ballardini, nel frattempo, continua a preparare la partita di domenica sul campo della Juventus. Ieri pomeriggio consueta partitella in famiglia. Il tecnico romagnolo ha mischiato le carte mettendo insieme probabili titolari a possibili riserve. Difficile decifrare le scelte di Ballardini, soprattutto per quanto riguarda il sistema di gioco. Da ieri, secondo le comunicazioni ufficiali della società che arrivano dal ritiro, tutti i giocatori sono a disposizione dell’allenatore. L’unico indisponibile è lo squalificato Quaison. Tre le ipotesi di formazione una, quella più probabile, il 4-3-1-2 con Vazquez e Gilardino di punta; l’altra il 3-5-1-1 per cercare di arginare le giocate della Juventus che dovrebbe giocare con il 3-5-2; l’ultimo, una via di mezzo fra i due sistemi di gioco, un 4-5-1 che in fase offensiva potrebbe trasformarsi in una sorta di 4-3-3 con una punta centrale e due esterni d’attacco chiamati al doppio lavoro in fase di possesso e di non possesso”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica”.