Repubblica: “D’Errico e Botta spenti: il Bari delle meraviglie ha perso la sua fantasia”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul campionato del Bari e sul calo delle ultime giornate.

La fantasia non è più al potere. Nella flessione del Bari ( quattro punti nelle ultime quattro partite) ha inciso molto il calo di rendimento di Ruben Botta e Andrea D’Errico, i due giocatori che più degli altri si sono dimostrati capaci di accendere la miccia in zona gol. Se negli ultimi trecentosessanta minuti, il Bari è andato solo tre volte a bersaglio e in due occasioni su quattro è rimasto a digiuno, lo si deve anche alla scarsa vena dei suoi giocatori dai piedi buoni. E se Botta resta comunque un punto fermo per Mignani, D’Errico nelle ultime due gare è addirittura partito dalla panchina.

Era già successo alla quarta giornata, in occasione della trasferta di Catania, ma quello era sembrato un episodio isolato per un giocatore considerato un lusso per la serie C. L’ex capitano del Monza è stato il primo vero colpo di mercato messo a segno dal direttore sportivo Ciro Polito, e l’inizio della sua avventura in biancorosso era stato molto incoraggiante. Dopo la parentesi di Catania, D’Errico ha riconquistato la maglia da titolare e le sue prestazioni sono tornate ad essere di spessore, con l’aggiunta dello strepitoso gol messo a segno contro la Turris. Di seguito non ha più esibito il meglio del suo repertorio, sino a meritarsi l’insufficienza nel derby contro il Foggia. Ancora peggio è andata a Francavilla, anche se in quella occasione del Bari non si è salvato nessuno. Ma la domenica successiva, in occasione del big match contro il Catanzaro, per la seconda volta nel corso della stagione Mignani gli ha preferito Mallamo. L’infortunio di Maita nel corso del primo tempo, gli ha consentito di giocare comunque gran parte di quella sfida al vertice. Sabato scorso, contro la Juve Stabia, nuova esclusione e altra gara giocata a metà, con la magra consolazione di essere stato l’unico ad essere andato vicino al gol con una pericolosa conclusione in pieno recupero.