L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul pareggio di ieri tra Palermo e Fidelis Andria.
Ci ha pensato Luperini a evitare al Palermo una sconfitta interna dopo oltre un anno. Sarebbe stata una beffa per il pubblico tornato in buon numero al “Barbera” (nuovo record stagionale di presenze: 11.402 spettatori) con il tifo che nel finale della partita terminata 1-1 contro la Fidelis Andria ha provato a spingere la squadra di Baldini alla vittoria. Non è bastato, perché nel primo tempo i rosanero hanno avuto soltanto una grande opportunità sprecata per un errore di Floriano e poco dopo si sono ritrovati sotto per la rete di Messina che ha giocato al posto del compagno Sorrentino fermato prima della partita e costretto ad andare in panchina perché sprovvisto del Green Pass.
Floriano è stato protagonista in negativo: ha anche sbagliato nella seconda metà il rigore del possibile
pareggio ed è uscito tra i fischi. Allora Luperini ha tolto i suoi compagni dai guai con il gol del pari a cinque
minuti dalla fine. Ma poi le occasioni allo scadere per il possibile 2-1 non sono state sfruttate e la terza vittoria di fila mancata allontana nuovamente il secondo posto a meno 6. Damiani era partito con il piede
giusto in sostituzione dello squalificato De Rose, prendendo in mano il pallino del gioco a centrocampo e
aggredendo i portatori di palla. Proprio da un suo recupero il Palermo avrebbe potuto portarsi in vantaggio già al 12’: il mediano ha anticipato il suo avversario e ha lanciato Floriano; l’esterno, arrivato al limite
dell’area, doveva solo servire Luperini per la battuta in porta ma ha fallito clamorosamente il tocco per il
compagno. Gol sbagliato, gol subito: al 17’, da un cross basso dalla destra, l’attaccante ospite Messina è sfuggito in area alla marcatura del rientrante Accardi battendo Massolo con un tiro di prima. Dopo lo 0-1 il Palermo non è riuscito a creare chiare occasioni e ha lasciato troppo solo Brunori.
Floriano ha avuto la possibilità di riscattarsi dall’errore del primo tempo in avvio di ripresa, ma ha macchiato ulteriormente la sua gara. E dire che il rigore ottenuto dal Palermo al 52’ era nato da una sua bella azione, con la palla arrivata in area a Brunori dal cui cross Riggio ha colpito con la mano. Floriano si è presentato dagli undici metri ma ha calciato debolmente e senza angolare troppo, permettendo a Saracco di evitare l’1-1. «Decidono i ragazzi in campo chi li tira. I rigori li ha sbagliati gente come Baggio o Platini», lo difenderà Baldini a fine gara. Dopo tre minuti Baldini ha sostituito tra i fischi del “Barbera” il numero 7, inserendo Soleri. L’Andria è rimasta in dieci uomini al 78’ per un fallo di Nunzella e sugli sviluppi del cross seguente su punizione Soleri ha provato in mischia una rovesciata ma la palla è andata alta. Il tentativo di trovare il pari è andato a vuoto anche all’82’ con un destro di Brunori finito solo sull’esterno della rete.
A segnare l’1-1 c’è riuscito Luperini: all’85’ Felici ha crossato dalla bandierina e il centrocampista ha staccato più in alto di tutti trovando il suo secondo gol in campionato. Il “Barbera” è esploso e nel finale sono arrivate diverse palle gol per ribaltare il risultato ma senza successo: prima con Fella che, dopo una respinta di Saracco su colpo di testa, non ha centrato la porta; poi ancora Luperini che però ha calciato troppo debole. «Ci siamo portati dietro gli errori degli ultimi venti minuti di Avellino — è il commento di Baldini a fine partita — Brunori non ha dato profondità come volte. Il pareggio raggiunto è merito del pubblico».