“Tante giocate per importi inferiori ai mille euro, spalmate su diverse agenzie. Così la camorra di Secondigliano eludeva i controlli sul calcioscommesse. È uno dei retroscena dell’inchiesta di Napoli che ha messo sotto la lente le ultime sei gare disputate dall’Avellino nel campionato di serie B 2013-2014. Per due partite, Modena-Avellino 1-0 e Avellino-Reggina 3-0, il pm Maurizio De Marco, titolare dell’indagine con il procuratore aggiunto Filippo Beatrice e il pm della Direzione nazionale antimafia Maria Vittoria De Simone, ravvisa indizi di combine. Gli indagati sono sette. Fra questi l’ex difensore dell’Avellino, oggi al Genoa, Armando Izzo, che deve difendersi dall’accusa di concorso in associazione mafiosa. «Non c’entro niente, mi sembra di vivere un incubo. Ora andrò avanti e penserò a lavorare. Riparto dalle mie sofferenze, credo nella magistratura», dice Izzo, difeso da Rino Nugnes e Alfredo Capuano. Nei suoi confronti, i pm non hanno chiesto provvedimenti restrittivi. Il pentito Antonio Accurso parla dei rapporti del calciatore con esponenti della camorra, riconducibili al fatto che uno zio dell’atleta è un capoclan. La Procura cita anche due telefonate fra Izzo e Giuseppe Corcione, indicato come «il cassiere» della cosca. Colloqui penalmente irrilevanti, dai quali però i pm desumono che il calciatore, «sebbene avulso dal contesto familiare criminale, risulta comunque in grado di intrattenere rapporti diretti con soggetti di spicco del sodalizio». Sono ai domiciliari l’ex calciatore Luca Pini, e l’ex capitano dell’Avellino Francesco Millesi, che avrebbe ricevuto da Pini il denaro del clan per truccare le due gare. «Avete preso il pezzo potente, è lui che comanda nello spogliatoio», avrebbe detto Izzo riferendosi a Millesi. Gli altri incontri esaminati dai carabinieri sono Cesena- Avellino, Avellino-Spezia, Avellino-Trapani e Padova-Avellino. Prima della partita col Cesena, Pini e Millesi avrebbero incontrato il boss Umberto Accurso. Dopo quell’incontro, Pini scrisse via sms: «Siete davvero belle persone… anche il tuo amico è una grande persona»“. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.