Repubblica: “De Zerbi punta tutto su Diamanti”

L’anno scorso era Alberto Gilardino. Quest’anno, invece, tocca ad Alessandro Diamanti. Cambiano i protagonisti, ma non cambiano le abitudini del presidente Zamparini. Addirittura non cambiano nemmeno le parole. Così, come lo scorso anno gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina rosanero avrebbero dovuto «centellinare Gilardino, quest’anno tocca a De Zerbi «centellinare Diamanti». In attesa di sapere a che liquore verrà paragonato il fantasista rosanero, visto che Gila lo scorso anno era diventato un cognac, resta da capire perché il presidente abbia sempre nel mirino i giocatori di maggiore personalità della formazione rosanero. Un campione del mondo come Gilardino e un calciatore ex nazionale di grandissima esperienza come Diamanti. E resta anche da capire come mai il Palermo prima faccia fiamme e fuoco per prendere questi giocatori e poi, almeno secondo i desiderata di Zamparini, dovrebbe lasciarli in panchina e utilizzarli con il contagocce. Però c’è un particolare. C’è che, così come lo scorso anno soprattutto Ballardini ha deciso di disattendere le “indicazioni” del presidente e ha schierato Gilardino in particolare nel finale di campionato e proprio i gol di Gila hanno contribuito alla salvezza sul filo di lana della formazione rosanero, anche adesso De Zerbi non sembra proprio volere rinunciare a Diamanti. Un Diamanti al quale si può probabilmente rimproverare la mancanza del gol, ma che ha sempre dato alla squadra quel tasso di esperienza e di fantasia in attacco del quale la squadra non può fare a meno. De Zerbi ha rinunciato a Diamanti lunedì sera per gran parte della gara contro il Cagliari per risparmiare al fantasista le tre partite in una settimana, ma l’assenza di Alino si è sentita tanto che domani contro il Milan l’ex nazionale azzurro sarà regolarmente in campo. Sintomatico il fatto che, tra gli errori che De Zerbi ha ammesso di avere commesso, uno è quello di avere tolto Diamanti nel finale della gara di Genova contro la Sampdoria. Nessuno sa come sarebbe finita con il giocatore in campo, ma certo è che nei minuti finali Diamanti probabilmente sarebbe stato più utile di Bouy. Del resto, con De Zerbi in panchina, a parte la gara di Cagliari, il fantasista di Prato è sempre partito titolare ed è stato uno dei punti fermi delle formazioni che invece sono sempre cambiate. Certo è che domani, a prescindere che il Palermo si schieri con 4-1-4-1, con il 4-3-3 o con il 4-3-2-1, Diamanti sarà una pedina fondamentale. Da esterno di un centrocampo offensivo a quattro, di un tridente d’attacco o trequartista alle spalle dell’unica punta, nelle intenzioni di De Zerbi la personalità e la fantasia di Diamanti dovrebbero essere fondamentali in una gara difficile come quella che vedrà i rosa impegnati contro il Milan di Montella. Del resto, lo stesso De Zerbi, ogni volta che è stato chiamato in causa sull’argomento, non ha fatto mistero di stravedere per Diamanti e di considerarlo uno dei giocatori del Palermo con maggiore classe e bagaglio tecnico. Insomma, uno da gustarsi tutto di un sorso. Altro che centellinare“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio