Repubblica: “De Zerbi e il flop turn over. Disastro Hiljemark, contro la Roma Trajkovski subito in campo?”
“Il “Barbera” resta tabù per il Palermo, ma al di là della sconfitta, il 4 a 1 al passivo contro il Torino ha fatto suonare il primo, vero, campanello d’allarme nella gestione De Zerbi. È vero, contro il Toro la formazione rosanero è riuscita a stare comunque in tara, ma il netto risultato al passivo e soprattutto le tante amnesie difensive non possono e non devono essere sottovalutate. De Zerbi, anche lunedì sera in conferenza stampa nel post partita, ha ribadito che lui non ha intenzione di cambiare il suo calcio e che cercherà di infondere alla squadra la stessa mentalità di sempre nonostante la sconfitta. Giusto, giustissimo. Del resto il calcio che è tanto piaciuto nelle prime uscite del tecnico bresciano non può essere messo da parte per un passo falso come quello contro il Torino, ma lunedì si sono viste delle cose che stridono con quanto ammirato nelle prime apparizioni del Palermo targato De Zerbi. Se è vero che in molti hanno tessuto le lodi della difesa rosanero prima del match con i granata non si può non sottolineare come in una sola sera il Palermo abbia incassato la metà delle reti prese in tutte le partite con De Zerbi in panchina. Il tecnico ha detto che ha intenzione di far sentire tutti titolari e che ogni giocatore con lui avrà una possibilità. Anche questo è un ragionamento corretto, ma che rischia di diventare autolesionistico. La difesa a tre schierata contro il Torino è sembrata lontana parente della retroguardia solida vista in altre occasioni. Cambiare giusto per cambiare certamente non ha dato i frutti auspicati. Nelle sei partite della sua gestione, De Zerbi non ha mai schierato la stessa formazione per due gare di fila. Una strategia che certamente può pagare se si vuole coinvolgere tutto il gruppo. Del resto, il tecnico bresciano va da sempre ripetendo che, a parte due o tre giocatori di livello superiore, nel gruppo del Palermo non c’è chi spicchi sugli altri e quindi il tecnico vuole che tutti partecipino alla costruzione della comune “cosa” rosanero. Dopo la sconfitta contro il Torino, pesante oltremodo nel punteggio ma certamente non da sottovalutare nel gioco, il compito di De Zerbi è adesso quello di trovare un equilibrio tra la sua idea di calcio, quella che ha fatto tornare i tifosi a seguire con interesse il Palermo, e la materia prima di cui dispone. Un nome su tutti? Hiljemark. Il giocatore svedese ormai da tempo non riesce ad esprimersi come nelle prime apparizioni in rosanero. Lunedì sera è sembrato completamente avulso da quella che era la filosofia di gioco della squadra. Il cambio a inizio della ripresa, dopo avere impiegato Hiljemark per una sola mezzora, se non è una bocciatura le somiglia tantissimo. Dalla prima seduta d’allenamento svolta ieri a Boccadifalco una buona notizia: il Palermo ritrova Trajkovski che, già da domenica sera all’Olimpico contro la Roma, potrà rappresentare un’arma in più da aggiungere a Quaison che contro il Torino è tornato in campo dopo il lungo infortunio ed è adesso alla ricerca della migliore condizione. È out invece Bentivegna che contro il Toro doveva essere la sorpresa e invece si è fatto male e ne avrà per un lungo periodo”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.