Repubblica: “De Picciotto, il manager che vuole dare un futuro al calcio trapanese”
Renè De Picciotto, è colui che vuole risollevare il Trapani. La squadra siciliana è fallita e adesso vuole decisamente ripartire. Molto dipenderà da questo settantacinquenne italo-svizzero con un patrimonio di mezzo miliardo di euro. L’edizione odierna di “La Repubblica fa il punto della situazione in casa granata.
C’è curiosità e speranza, a Trapani, intorno a questa figura, di cui si apprendono storie e particolari interessanti. Dopo aver venduto la Compagnie Bancarie di Ginevra, De Picciotto ha diversificato i suoi investimenti in vari settori economici: è proprietario di un centro commerciale a San Pietroburgo, e possiede diversi alberghi in Svizzera e in Francia. Dettaglio da sottolineare è che in Puglia ( dove risiede sei mesi all’anno) ha creato il Lido di Masseria Pettolecchia, che è il più costoso della regione pugliese. Molto vicino, però, ha allestito e attrezzato il Lido Verdemare, pubblico e gratuito. Una sorta di capitalismo dal volto umano, che probabilmente la settimana prossima lo faciliterà, quando andrà a parlare nella pasticceria dei proprietari del Dattilo ( famosa per i suoi cannoli), con l’intento di rilevare la società. È ormai risaputo che il progetto di De Picciotto è quello di rinforzare immediatamente il Dattilo, provare a renderlo subito competitivo per la promozione in C, e il prossimo anno procedere al cambio di denominazione, facendo tornare in campo il Trapani.
Ci metterebbe pochissimo, però, lo stesso De Picciotto a scaldare un ambiente che ha bisogno di serietà e continuità. Il finanziere italo-svizzero sarà in città già domenica prossima e pare che abbia in mente anche un consistente investimento immobiliare. Poi, incontrerà il sindaco Giacomo Tranchida a cui spiegherà i suoi progetti per il calcio e per la città. Da qui a domenica prossima, naturalmente, potrà accadere di tutto. Anche che si riproponga una cordata di imprenditori locali che al momento sembra aver perso il suo slancio. Di fatto, stando così le cose, la sensazione è che per Trapani stia arrivando un’occasione difficile da rifiutare.