L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui giovanissimi convocati nel ritiro del Palermo. Si tratta del difensore Christian Cangemi, del centrocampista Salvatore Florio e dei portieri Giorgio Faraone e Marco Matranga, tutti classe 2002. «Per noi è una soddisfazione immensa – dice Leandro Rinaudo, direttore tecnico del settore giovanile del Palermo – sono tutti ragazzi che abbiamo visto l’anno scorso e averli dopo così poco tempo aggregati alla prima squadra, come Florio e Cangemi che sono già andati in panchina con l’ex allenatore Pergolizzi nel derby contro il Messina, o tutti e quattro con Matranga e Faraone in ritiro, è motivo di orgoglio. È un piccolo scalino che siamo riusciti a risalire verso il nostro obiettivo: portare con continuità giovani in prima squadra. Non abbiamo ancora parlato di questa prospettiva per i portieri – dice Rinaudo – ma sappiamo che Sagramola e Castagnini amano lavorare con i giovani. Li stiamo valutando come è giusto che sia, sperando che non solo i due portieri, ma tutti e quattro possano rimanere a lavorare con la prima squadra. Sarebbe una soddisfazione ancora più grande, considerando che siamo partiti un anno fa da zero e con mille difficoltà abbiamo già quattro elementi in ritiro in prima squadra. Sono felice che stiano vivendo questa esperienza che si sono meritati. E poi lavorare con un allenatore esperto come Boscaglia può fare solo bene».
«È un premio per l’intero settore giovanile – dice Antonello Capodicasa che li ha allenati nella scorsa stagione nell’under 19 – ed è una soddisfazione ulteriore anche a livello personale visto che negli anni mi è capitato di lanciarne parecchi di giovani. Un allenatore del settore giovanile è bravo quando non incide in negativo, se un giocatore merita di andare avanti è già ben avviato. Sono quattro ragazzi che si sono distinti durante l’anno – sottolinea Capodicasa – per atteggiamento positivo, che sono le prime cose che guardiamo, e per tutti i dettami del direttore Rinaudo. Hanno buone prospettive e chiaramente bisogno di maturare, però non va sminuito il fatto che in poco tempo siano passati dalla squadra juniores alla convocazione in prima squadra in un club che si prepara a giocare in C».