Repubblica: “Dal trionfo alla vendita. Rosa a un passo dal City”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul futuro del Palermo e sull’imminente cessione societaria.
D’ora in poi ogni momento può essere quello buono. Forse anche già oggi. Dario Mirri in conferenza stampa, oltre a parlare della promozione del Palermo, parlerà del futuro della società rosanero. Del resto, passata la sbornia per la festa, la domanda che tutti si pongono riguarda quale futuro attende la società di viale del Fante. Che Mirri venda è fuori discussione, ma bisognerà capire a chi venderà.
Fino a qualche tempo fa la chiusura dell’accordo con il City Football Group sembrava cosa fatta e la sensazione è che alla fine le cose andranno così nonostante il fentativo d’inserimento in extremis di James Pallotta e del suo fondo Crazy Bid che però appare nettamente in ritardo rispetto alla holding calcistica dello sceicco Mansour.
Un po’, facendo i debiti paragoni, quello che è accaduto con il Milan che sembrava già del fondo sovrano del Barhain e che invece alla fine è passato nelle mani di Red Bird di Cardinale che ha sborsato trecento milioni in più di quanti ne avrebbe sborsari Investcorp. Nel caso del Palermo le cifre sono infinitamente più basse, ma Mirri, che a Sky Sport dice «chi compra fa un affare» potrebbe sfruttare l’inserimento dell’ex proprietario della Roma per alzare il prezzo o dare vita a una vera e propria asta.
Non è un mistero che Mirri voglia rimanere come socio di minoranza e vorrebbe avere una carica nel nuovo Palermo e quindi si può ipotizzare che l’imprenditore palermitano stia cedendo il club a chi offre maggiori garanzie alla società e alla sua persona. E i giochi, in questo senso, sembrano essere fatti e quelle garanzie che Mirri cerca le avrebbe ricevute dagli emissari dello sceicco Mansour. City Football Group è favorito nella corsa al Palermo per una serie di motivi: innanzitutto per lo stato di avanzamento della trattativa. Già prima di Natale Repubblica parlo di un viaggio in Inghilterra di Mirri nel quale il presidente stava gettando le basi per la cessione della società dopo aver avuti il via libera da Lazard, l’advisor scelto per valutare la solidità dei pretendenti.
A dare sostanza al progetto di City Group c’è anche il fatto che la società avrebbe già un organigramma di massima per il futuro del Palermo che prevede Giovanni Gardini come amministratore delegato, Giorgio Zamuner direttore sportivo e Ivone De Franceschi suo consulente tecnico. Le cifre si aggirano tra gli otto e i dieci milioni, ma la sensazione è che in questo caso il milione in più o in meno conti poco e che l’accordo, che prevede tra l’altro che Mirri resti con il 20 per cento delle azioni e si occupi della ristrutturazione dello stadio “Barbera”, sembra essere raggiunto.