Repubblica: “Dal tribunale al campo, i tre giorni da incubo della squadra rosa”

“Chissà se una cosa è effetto dell’altra. Certo è che gli ultimi tre giorni vissuti dal Palermo sono stati tre giorni da incubo. Sabato l’istanza di fallimento presentata dalla procura. Ieri la sconfitta in casa per 3 a 0 ad opera del Cittadella. Quali saranno le ripercussioni del primo provvedimento lo capiremo nei prossimi giorni. Gli effetti della sconfitta si sono invece visti subito. Il Palermo perde la testa della classifica adesso guidata da Parma e Bari con i rosa a inseguire a un punto. Ma quello che conta, oltre al vertice della classifica che cambia ancora, è che i rosa hanno offerto una prova deludente, che li ha visti partire benino, ma li ha visti poi a poco a poco sparire dal campo con evidenti difetti di personalità forse derivanti proprio dalle ultime notizie che hanno coinvolto la società. Tedino e Nestorovski, alla vigilia della gara, hanno detto di pensare solo al campo e di non avere risentito della tempesta che sabato si abbattuta sulla società. Ma certo è che il Palermo visto contro il Cittadella è stato il più brutto della stagione. E dire che i rosa non avevano iniziato male. Gli inserimenti di Rispoli sulla fascia destra sono il must dei primi minuti di gioco anche se il primo tiro nello specchio della porta è del Cittadella al quinto minuto di gioco. Posavec non si fida della presa e respinge il pallone in tuffo. Bravissimo il portiere rosa qualche minuto dopo con la respinta sul calcio di punizione di Chiaretti. Tedino rinuncia a Coronado e si affida alla velocità di Embalo che fa coppia in attacco con Nestorovski mentre sulla linea dei cinque centrocampisti c’è il ritorno a sinistra di Aleesami. In mezzo Murawski insieme a Chochev e Jajalo. Il più intraprendente è comunque sempre Rispoli: suo il sinistro al volo al nono che termina fuori di poco. A fare la partita, nella parte centrale del primo tempo, è il Palermo che fa girare il pallone e prova le verticalizzazione. Nella mischia in area al diciottesimo i rosa reclamano a ragion veduta un calcio di rigore per la trattenuta su Embalo e il fallo di Iori su Nestorovski. L’arbitro è a due passi e decide di non intervenire tra le proteste dei giocatori del Palermo. La mossa di schierare Embalo, almeno inizialmente, sembra dare i suoi frutti. Per tutto il primo tempo è il giocatore della Guinea a creare problemi ai difensori del Cittadella che quando non riescono a fermarlo con le buone lo fanno con le cattive. Ma, come gli capita troppo spesso, Embalo sparirà con il passare dei minuti e, insieme a lui, sparirà tutto il Palermo Il Cittadella di contro è avversario tosto che non molla di un centimetro e anzi si fa vedere speso dalle parti di Posavec sino a quando al 43esimo Kouamè si gira in area e, con la deviazione di Szyminski, batte il portiere rosanero per l’1 a 0 con il quale si chiude il primo tempo. Nella ripresa, mentre il pubblico inizia a rumoreggiare, Tedino si gioca la carta Coronado. Il brasiliano entra in campo al posto di Jajalo e i rosa passano al 3-4-1-2 con Coronado alle spalle della coppia formata da Nestorovski ed Embalo.
Però cambia poco perché la squadra rosanero fa fatica a trovare palloni giocabili. E allora Tedino prova la mossa a sorpresa rispolverando dalla panchina Trajkovski e spedendolo in campo al posto di Embalo.
Peggio. Perché al ventesimo il Cittadella raddoppia con Strizzolo che manda in rete il pallone respinto corto da Posavec. Per il Palermo è notte fonda. La squadra rosanero non riesce a trovare una reazione degna di questo nome. Nestorovski latita, l’ingresso di Trajkovski non sortisce nessun effetto e Coronado non riesce a tirare la carretta da solo. Ma il peggio deve ancora arrivare perché il Cittadella passa ancora con Salvi che fissa il punteggio sul 3 a 0 e apre la crisi della formazione rosanero”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio