Repubblica: “Dal Partinicaudace alla panchina rosa, così ha “vinto” Filippi”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’arrivo di Giacomo Filippi sulla panchina del Palermo.
Boscaglia paga l’andamento della squadra e paradossalmente anche il fatto di non avere mai voluto fare polemiche, quando avrebbe potuto fare suonare campanelli d’allarme anche pubblicamente oltre che farlo nel privato delle stanze dei bottoni. Filippi era già andato vicino all’esordio da primo allenatore a Brescia, anche in quel caso proprio per sostituire l’esonerato Boscaglia. Aveva trovato l’accordo economico con Cellino, ma alla vigilia del debutto saltò tutto per una questione di principio: non voleva assecondare il desiderio del presidente sardo di vedere in campo determinati giocatori.
Quella di Palermo potrebbe essere stata l’ultima esperienza da allenatore in seconda con Boscaglia. La voglia di Filippi di tentare la strada da allenatore era già forte e con Boscaglia c’era stata già qualche diversità di opinioni. Nella sua Partinico, che gli ha dato anche i natali calcisticamente, nel Partinicaudace insieme al compagno di squadra Vincenzo Italiano, torna spesso: dopo le partite in casa è facile trovarlo davanti alla solita edicola per qualche commento a caldo con gli amici di sempre.