Giorni di grande lavoro in casa rosanero. Il club di viale del Fante ha molti debiti e nonostante le rassicurazioni l’Ad Facile si è dovuto muovere per inviare l’email dove chiede ai creditori del tempo. Tempo che però potrebbe non essere concesso da tutti. L’edizione odierna di “Repubblica” fa i nomi dei creditori del club e sono veramente svariati, si passa dal panificio al rivenditore di pneumatici, per poi andare a chi produce ghiaccio. Di seguito quanto si legge sul quotidiano:
“Centoquindici nomi o, meglio, centoquindici indirizzi mail corrispondenti ad altrettanti creditori del Palermo […] E invece, dopo aver provato a negare l’evidenza, anche Facile ha ammesso che la situazione è grave, invocando però come attenuante il fatto che la situazione debitoria sia da addebitare alle vecchia gestione. Un’attenuante che invece diventa un’aggravante per due motivi: uno perché sembra strano che si acquisti una società di calcio – sia pure per dieci euro – senza conoscerne i debiti, due perché questi debiti dovevano essere estinti con la prima parte dei 22,8 milioni di euro che la società inglese avrebbe dovuto immettere nelle casse di viale del Fante, almeno stando a quelli che Zamparini dice fossero gli accordi al momento del closing […] Un elenco che, se non ci fosse da piangere, farebbe sorridere visto che tra chi avanza soldi da viale del Fante c’è un panificio, c’è un rivenditore di pneumatici, un negozio di articoli sportivi, l’agenzia che cura l’amplificazione allo stadio, l’agenzia dei servizi di spicheraggio e di animazione, la ditta che ha in appalto la manutenzione degli ascensori dello stadio. A questo proposito bisogna aprire una parentesi perché ad alcuni creditori il Palermo ha pagato una piccola parte del suo debito con l’ultimo residuo di cassa. Tra questi c’è in primis la ditta di pulizie che è impegnata allo stadio, negli uffici e a Boccadifalco, quella che fornisce il gasolio per l’illuminazione delle torri faro, quella che cura il prefiltraggio e le altre che rendono possibile che si giochino le partite al “Barbera”. Ecco perché il problema legato alla gara con il Foggia è stato risolto. Ma non sono stati risolti altri problemi economici che hanno spinto Facile a scrivere l’email nella quale si legge come il Palermo abbia debiti con l’agenzia di viaggi che organizza le trasferte e la biglietteria aerea, con l’azienda a cui fa riferimento quel bel pullman che negli anni scorsi si vedevamo girare per le autostrade del nord Italia e in Austria con tanto di logo personalizzato del Palermo. Ma anche, per restare in tema, il pullman che porta la squadra in aeroporto e nel ritiro cittadino. E, a proposito di ritiri, nella mail c’è una lista infinita di alberghi e che ospitano o hanno ospitato la prima squadra e le squadre giovanili. C’è anche un filone di creditori, per così dire, del settore sanitario. C’è la Croce Rossa, ci sono le farmacie, ci sono i medici, c’è un ospedale, c’è l’azienda che produce macchinari per la riabilitazione e quella che fornisce l’attrezzatura a massaggiatori e fisioterapisti e addirittura l’azienda che produce il ghiaccio. E c’è gente e ditte che, chi frequenta lo stadio, ha visto mille volte. Tra queste chi allestisce il catering, l’agenzia delle hostess (non quella degli steward che vengono pagati direttamente dalla Best Union), i metronotte. Tutta gente che, in totale, avanza dal Palermo circa tre milioni di euro e che adesso bisognerà vedere se accetterà la pax proposta da Facile nella sua mail oppure passerà ai decreti ingiuntivi come quello che ha portato al pignoramento di 280 mila euro dei quai 600 mila incassati per il cartellino di Struna”.