L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato l’ufficialità del closing arrivata ieri e la nomina del nuovo cda. Ecco quanto si legge:
“Un altro annuncio. Questa volta per comunicare che il passaggio delle azioni del Palermo da Maurizio Zamparini ai compratori inglesi rappresentati da Clive Richardson è avvenuto. Rispetto al comunicato del primo dicembre che annunciava il passaggio di proprietà, che in realtà si rivelò solamente un accordo preliminare, ieri non è stata annunciata nuovamente e solamente l’ufficialità del closing, ma anche come sarà composto il prossimo cda oltre che l’intenzione di procedere nei prossimi giorni ad un aumento di capitale. Un passaggio che non mette ancora in moto il conto alla rovescia per comunicare agli organi federali onorabilità e solidità finanziaria dei nuovi proprietari che, in realtà, scatterà solo quando ci sarà evidenza della cessione alla Camera di commercio. La nota diffusa ieri mette in evidenza ancora una volta il sistema ad incastro delle società che controlleranno il Palermo. […]. Una transazione che però non avverrà prima del 2 gennaio, visto che una delle società riconducibili a Treacy, quella che dovrebbe materialmente mettere i soldi, ha già annunciato per mercoledì un’assemblea per proporre ai suoi soci l’investimento. «Il nuovo cda — scrive Richardson — assieme un gruppo di consulenti coordinati da Dean Holdsworth (l’uomo che ha preso il posto di David Platt dopo l’anomala conferenza stampa del 4 dicembre, ndr) lavorerà ai programmi sportivi congiuntamente all’attuale dirigenza » . Figure che si affiancheranno all’attuale responsabile dell’area tecnica Rino Foschi. In passato il ds ha sofferto la mancanza di libertà operativa quando è stato costretto a fare i conti con gli ex consulenti slavi di Zamparini, Davor Curkovic su tutti, arrivando fino alle dimissioni. Adesso occorrerà trovare nuovi assetti operativi con Holdsworth”.