Repubblica: “Da secondi a ottavi. Rosa in caduta libera da quaranta giorni”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo in caduta libera da 40 giorni.
Quaranta giorni fa Stulac raccoglieva il pallone, lo posizionava al limite dell’area e lasciava partire un destro punizione che valeva il pareggio contro lo Spezia in un “Barbera” in tripudio. Il Palermo aveva ancora una partita da recuperare contro il Brescia, che tecnicamente poteva valere il primo posto, dopo il migliore inizio di sempre in serie B. Da quei minuti di alta tensione, culminati con la grande rimonta del 23 ottobre scorso sono passati 40 giorni, non un’era. Eppure per i rosanero è cambiato tutto. Nella notte conto lo Spezia qualcosa si è rotto in modo finora irreparabile per la squadra di Corini, che nelle sei partite successive ha perso quattro gare, di cui tre in casa, ne ha vinta appena una e ha strappato un pareggio, anche abbastanza fortuito.
Ma soprattutto è scivolato dalla lotta per il primo posto all’ottava posizione, a meno nove dalla vetta. Uno in più della distanza tra il Palermo e il Lecco, che occupa il sedicesimo posto, il primo della zona play-out. Dopo il momento più alto della stagione, il 2-0 a Modena davanti a migliaia di tifosi rosanero più rumorosi dei supporter locali, il Palermo ha cominciato, pezzo per pezzo, a perdere certezze, in una spirale negativa di involuzione del gioco, peggioramento della condizione fisica, fino a uno stato quasi di paura e soggezione quando gioca in casa. La partita con lo Spezia è lo spartiacque, perché nel primo tempo la squadra di Alvini ha messo i rosa sotto sul piano del possesso e sul piano fisico, cosa che non era mai accaduta fino a quel momento. E soltanto uno scatto di orgoglio e una prodezza di Stulac hanno permesso alla squadra di Corini di riprendere la partita all’ultimo istante. È stato l’ultimo Palermo che ha dato al pubblico la sensazione di essere in salute e lottare su ogni pallone.