Repubblica: “Da Pif al “Barbera”: la vita sotto i riflettori dell’ex Iena”
“Per raccontare i suoi progetti, certo, ma anche la sua vita che, a soli 33 anni, lo ha visto attraversare con disinvoltura e ritmo da hip hop mondanità e finanza. Una vita da film, fra sport, tv e modelle. Una vita trascorsa fra tre Continenti con la leggerezza di uno capace di ballare, senza musica, davanti a impettiti esponenti delle istituzioni ma poi di attirare, a leggere almeno la nota dell’Us Palermo, «l’attenzione di diverse banche internazionali per la costanza di risultati e le strategie applicate nella gestione di fondi d’investimento». Ma chi è Baccaglini? Un italoamericano nato a Chicago e rimasto fino all’età pre-adolescenziale negli States e sbarcato poi a Padova. Un ragazzo ambizioso, con il pallino per il parquet (ha giocato a basket nel Petrarca Patavium e nell’Nbc Solesino) e per le discoteche dove si esibiva come vocalist. Poi il debutto a Radio Padova e il salto a Raidue («grazie a Claudio Cecchetto») in un programma chiamato City Live. Quindi Rtl 102,5 e Le Iene su Italia 1, al grido di «Mojitoo» e «Su le mani». Pif, un’ex Iena più famosa, l’ha visto abbastanza GJHPe l’ha voluto con sé in un paio di puntate del “Testimone” in India e proprio negli Usa, dove i due mettevano a confronto un’infanzia a Chicago e un’altra, guarda un po’, trascorsa a Palermo. Dove, ancora, tessevano un filo fra i green dell’Illinois e i terreni polverosi del Don Bosco. Quasi una premonizione, per Baccaglini. Dopo il tour, Paul ha detto a Pif: «Ti lascio, vado in Brasile e mi occupo di finanza». Oh yes. Ed ecco la seconda vita accanto alla ex velina Thais Souza Wiggers (già moglie di Teo Mammuccari e partecipante dell’Isola dei Famosi) e a non meglio identificati partner economici. Alle spalle i video in cui ostenta i tatuaggi in ogni parte del corpo o in cui annuncia la nascita del “partito del limone”, Baccaglini si tuffa in un’avventura con molti zero (almeno sperano i tifosi rosa) ma di cui al momento si conoscono pochi dettagli. Prima la costituzione di un “family fund” per gestire il proprio capitale, poi un fondo commerciale (Keystone group) quindi il fondo Integratis Capital con due soci provenienti da banche americane e inglesi e sedi dichiarate a Londra e New York. Cos’è Integritas Capital? Un contenitore finanziario che, stando a quanto si apprende, si è allargato a dismisura negli ultimi cinque anni, con clienti in ogni parte del mondo. Offrendo soluzioni a basso e medio rischio, il fondo si è espanso puntando sulla ricapitalizzazione di società e sul private equity. Scommettendo, è sottolineato nella scheda trasmessa da Baccaglini alla Palermo calcio, «su mercati emergenti e idee rivoluzionarie, dal mercato farmaceutico alle energie alternative passando per il real estate». Il primo sbarco a Palermo nell’estate scorsa, al fianco di Frank Cascio, l’imprenditore di Castelbuono che voleva rilevare la società di via del Fante ma che è stato rimandato a casa senza troppi complimenti da Zamparini. Eppure, in quella cordata, l’ormai ex presidente friulano ha individuato un interlocutore affidabile proprio nel “signor Paul” (testuale nel comunicato del club) e nel di lui fondo ancora dai contorni non svelati: ieri si è scoperto che ha tre omonimi nel mondo, di qui al 30 aprile bisognerà scoprire pure se garantirà i 200 milioni promessi per le azioni della società, il centro sportivo e il nuovo stadio. Le notizie acquisite finora non cancellano il sospetto, che rimbalza sul web, di una perdurante presenza di Zamparini o addirittura di una “manina” di Cascio. Intanto è lui, il “signor Paul”, il simbolo del Palermo della svolta, anglo-americano come quello delle origini. Non ha i baffi a manubrio ma la pelle tatuata. Il resto è da scrivere. To be continued, per entrare nel nuovo corso”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.