Repubblica: “Da Partinico al Gambia, Caleca signore d’Africa”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Caleca, unico palermitano in Coppa d’Africa.

Anche il calore della Sicilia è protagonista della Coppa d’Africa, che ha preso il via in Camerun. Daniele Caleca, 34 anni, di Partinico, è il preparatore atletico della nazionale del Gambia, che farà il suo esordio oggi con la Mauritania. Un’esperienza che il giovanissimo siciliano sta vivendo a 360 gradi: « Non era scontato che si giocasse – dice Daniele – sia a causa del Covid che per le forti pressioni da parte di alcuni club, soprattutto inglesi, che non volevano fare a meno dei loro calciatori. Ma mi sto accorgendo solo adesso di quanto questa manifestazione sia sentita. La Coppa d’Africa è un vero e proprio evento di riscatto per un intero continente».

Classe 1987, Caleca è cresciuto a Partinico e si è laureato a Palermo in Scienze Motorie. La passione per il calcio? Innata: «Ho giocato in Promozione – racconta – ma a 19 anni ho smesso. Ho preferito studiare, ma sapevo anche che non sarei andato lontano come calciatore » , ammette sorridendo. « Ero un centrocampista più di qualità che di quantità. Strano per un preparatore atletico, lo so. Ero ancora al secondo anno di università quando mi sono proposto al Castellammare, che allora giocava in Eccellenza. Volevo imparare il mestiere sul campo e fare la gavetta, poi ho lavorato anche ad Alcamo e nel frattempo mi sono laureato. Subito dopo la laurea ho avuto la mia prima grande opportunità grazie a Marco Nastasi: ho iniziato a lavorare con il Trapani di Roberto Boscaglia, una promozione dalla C1 e due anni di B. Un’esperienza indimenticabile».

E dopo il primo impatto con il grande calcio Daniele ha fatto i bagagli. L’obiettivo? Migliorarsi e crescere. Umanamente e professionalmente: «Sono entrato nello staff di Giovanni Tedesco e con lui sono partito per Malta. Al Floriana di Riccardo Gaucci. Due stagioni bellissime culminate con la vittoria dell’FA Trophy. Da quel momento mi si sono spalancate tante porte, ho lavorato in Libia con il ct Adel Amrouche, poi nel massimo campionato algerino, infine con la nazionale del Botswana».

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Redazione Ilovepalermocalcio