L’edizione odierna de “La Repubblica” ha dedicato ampio spazio ad Alex Trajkovski, protagonista della gara di Tim Cup ma non solo. Il macedone era dato per partente, adesso invece, grazie a Tedino, si è mstrato indispensabile. Ecco quanto si legge:
“Dall’otto al sette. Uno scambio di numeri che può avere cambiato il destino di Aleksandar Trajkovski. Chissà che il macedone non sia un appassionato dei film di Ficarra e Picone. Magari il cambio di maglia lo ha ispirato proprio “Il 7 e l’8” e la storia di due destini che hanno seguito corsi diversi proprio per uno scambio di numeri. Già perché Trajkovski fino ad ora a Palermo aveva sempre indossato la maglia numero 8. Due stagioni non proprio in crescendo, anzi; meglio la prima della seconda, nonostante più di un passaggio a vuoto. Retrocessione a parte, il campionato scorso per il macedone è stato da cancellare: due infortuni in rapida successione fra distorsione alla caviglia e frattura al secondo metatarso destro lo hanno fatto partire indietro nelle gerarchie dei vari allenatori che si sono susseguiti sulla panchina rosanero fino all’esclusione in alcune circostanze con l’accusa di scarsa professionalità. Lui ha azzerato tutto, è tornato a casa a Skopje e si è goduto con la moglie Sandra l’ultimo arrivato, il figlio Matej. Proprio a lui ha regalato il pallone della tripletta realizzata in Coppa Italia domenica sera. E realizzare tre gol in una partita ufficiale di coppa per i giocatori rosanero non è proprio facilissimo, visto che prima di lui ci cera riuscito il solo Josip Ilicic nel dicembre del 2011 contro il Siena (con i rosanero eliminati poi ai rigori). L’avversaria di turno, la Virtus Francavilla, non era certo irresistibile, ma è dall’inizio del ritiro che Trajkovski sembra fra i più in palla. L’attaccante è il capocannoniere della squadra dall’inizio della preparazione precampionato con 9 reti realizzate fra amichevoli e coppa Italia, una in più di La Gumina che però ha segnato solo in amichevole. […]. Fino ad ora erano più le volte che era uscito dal campo fra i fischi dei tifosi che quelle in cui aveva raccolto applausi. Domenica sera, nonostante gli spalti non fossero proprio gremiti, al momento dell’uscita dal campo ha raccolto i consensi del pubblico. «Uscire fra gli applausi è stato bello», ha detto dopo la partita il macedone raccontando una sensazione quasi nuova per lui nel rapporto dolce amaro con i tifosi palermitani. Lui è stato fra i più criticati ed è stato anche uno di quelli fermati dagli ultrà nel giorno della contestazione nel primo allenamento in città dopo il ritiro austriaco. Ma adesso tutto sembra cambiato. Soprattutto adesso che il suo 8 è diventato 7”.