Repubblica: “Da Mchedlidze a Gilardino, il Palermo ritrova il passato. A Empoli sfida a distanza tra Nestorovski e il georgiano che segnò alla Juve e poi sparì”

La storia recente del Palermo raccontata attraverso tre suoi ex attaccanti: Mchedlidze, Maccarone e Gilardino. Ecco quello che si ritroveranno di fronte i rosanero di Eugenio Corini domani pomeriggio ad Empoli. Per la verità in campo andrà solamente il primo; il secondo si accomoderà in panchina e il terzo sta pensando di cambiare aria. Ma è curioso che nella stessa squadra che contende la salvezza al Palermo di Nestorovski, unica prima punta in organico, giochino insieme tre ex attaccanti rosanero che hanno rappresentato tre momenti decisamente diversi degli ultimi dieci anni di storia della società di viale del Fante. Il primo in ordine cronologico a passare dal “Barbera” è stato Levan Mchedlidze. L’attaccante georgiano era già dell’Empoli quando il Palermo lo prese in prestito oneroso per 1,5 milioni di euro nell’estate del 2008. Mchedlidze è tuttora fra gli uomini record del Palermo perché al momento è l’unico georgiano ad avere indossato la maglia rosanero ed è anche il marcatore più giovane nelle storia rosanero con il gol vittoria sul campo della Juventus, la rete del 2-1 finale che fu ovviamente anche la sua prima in A, segnata a 18 anni. Non solo rose e fiori nel ricordo del bomber che alla fine a Palermo ha giocato solo undici partite in due stagioni segnando solo quella rete sotto la prima gestione Ballardini. Mchedlidze viene ricordato anche per la fuga di gennaio nella stagione successiva: l’attaccante torna a casa per le feste di Natale, ma alla ripresa degli allenamenti scompare senza dare notizie di sé. Poi farà sapere che per via delle scelte tecniche di Delio Rossi preferiva rimanere a casa. A Empoli nelle ultime due partite di campionato ha segnato tre gol portando a 17 reti in 144 presenze il suo bottino di reti in Toscana. Massimo Maccarone, invece, di presenze in rosanero ne ha totalizzate più di Mchedlidze, ma in meno tempo: la sua esperienza palermitana è durata appena sei mesi, dal gol all’esordio in Europa League nella vittoria per 3-0 contro gli sloveni del Maribor fino alla cessione nel mercato di gennaio. Il giocatore veniva impiegato prevalentemente in Europa, ma non gradì del tutto la scelta di essere messo sul mercato nonostante i tre anni di contratto appena firmati. Finì in prestito alla Sampdoria dopo che per ingaggiarlo furono spesi 4,5milioni di euro. A Palermo ha messo insieme 18 partite e 2 reti in campionato, 6 partite e 3 gol in Europa League. La storia più recente è quella di Alberto Gilardino, 34 presenze e 11 gol nella stagione scorsa. Se il Palermo si è salvato è stato soprattutto grazie alle sue reti nonostante sia stato messo spesso in discussione più da Zamparini che dai vari allenatori (Ballardini, Iachini, Novellino, Bosi, Viviani, Tedesco e Schelotto) che si sono alternati sulla panchina rosanero. Gilardino è stato il giocatore più titolato a indossare la maglia del Palermo: campione del mondo in Nazionale, Champions, coppa intercontinentale e Supercoppa europea con il Milan e uno scudetto in Cina. Il suo contratto, biennale, è stato rescisso per l’onerosità del suo ingaggio nonostante avesse espresso il desiderio di restare. E pensare che oggi il Palermo cerca una punta“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.