Repubblica: “Da Londra rassicurano «Tutto procede secondo i piani». Ma non c’è nessuna traccia…”
Tutto fumo e niente arrosto, almeno fino ad ora. Potrebbe sintetizzarsi così l’analisi dell’edizione odierna de “La Repubblica” che evidenzia come tutte le procedure burocratiche relative alla cessione del Palermo stiano andando avanti, senza però vedere traccia dei milioni da investire. Oltre alla società che ha cambiato nome nella giornata di ieri, ce ne sono altre due facilmente riconducibili alla nuova proprietà inglese. Ecco quanto riportato: “In questo momento di società che sono legate al Palermo, a parte quella che ha cambiato nome ieri e che è riconducibile ai rosanero per via della presenza fra i soci attivi di John Treacy, annunciato come consigliere di amministrazione del Palermo, ce ne sono altre due: la Sport Capital Investments Ltd (quella che ha comunicato di avere preso il cento per cento del Palermo) e la Sport Capital Group Ltd (quella che controlla l’autoproclamata proprietaria del cento per cento del Palermo). La neonata Sport Capital Group Plc sarà quella quotata in borsa che ingloberà le altre due e al momento è quella che ha il capitale sociale più cospicuo. La proprietaria del Palermo, infatti, al momento ha un capitale sociale di 100 sterline; stesso importo del fondo cassa di chi ha annunciato di avere il possesso della società di viale del Fante: altre 100 sterline. Da Londra, fonti interne alla società, rassicurano sul corretto andamento di tutte le operazioni. «Tutto procede secondo i piani» dicono, ma al momento dell’annunciato aumento di capitale a 20 milioni di euro non c’è traccia. Così come non c’è ancora evidenza della ratifica delle nomine del nuovo consiglio di amministrazione che è stato annunciato […] e che sarà formato da Clive Richardson, che dopo Baccaglini, Giammarva e De Angeli sarà il terzo presidente non proprietario, Emanuele Facile nel ruolo di amministratore delegato e John Treacy come membro del cda. E non c’è traccia nemmeno del rientro del credito vantato nei confronti di Alyssa, la società riconducibile a Zamparini che ha ancora la proprietà del marchio rosanero e che deve alle casse del Palermo 22,8 milioni di euro. Una somma che secondo i revisori dei conti del club è fondamentale, in assenza di aumenti di capitale o nuovi finanziatori, per evitare la crisi finanziaria. In questo contesto oggi si apre ufficialmente il calcio mercato. […]”.