L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su un giovane campione siciliano classe 2000 in forza al Milan.
Un sogno a occhi aperti che ripaga tanti sacrifici. La voglia di mangiarsi il mondo e di volare sempre più in alto. Il giovane nisseno Enrico Di Gesù, appena 19 anni, da quando ha messo piede per la prima volta a Milanello non si è più fermato. Corre come un treno, ha svolto l’intero ritiro pre-campionato con la prima squadra, giocando tutte le amichevoli, ed è stato anche inserito dal tecnico rossonero, Stefano Pioli, nella lista Uefa per la Champions League.
Oggi Enrico è l’orgoglio di papà Ferdinando, medico campofranchese, e di mamma Maria, avvocato di Milena. Ma anche di chi lo ha visto crescere calcisticamente, come il tecnico Giovanni Italia, suo primo allenatore: «Era il 2008 quando suo padre lo portò alla nostra scuola- calcio – racconta mister Giovanni, attuale tecnico dell’Atletico Nissa, e fondatore della scuola- calcio ” G& G Italia”, che gestisce assieme al figlio Gianluca – Ricordo un bambino estremamente intelligente, calcisticamente e non solo, e di un’educazione unica. Aveva un mancino fenomenale, era gracilino, ma quando aveva il pallone tra i piedi faceva quello che voleva, copriva tutte le posizioni del campo e segnava sempre. Un predestinato». È una storia d’amore, quella tra Enrico e il Milan, cominciata dieci anni fa, quando Di Gesù aveva solo 10 anni: «Enrico si trovava in vacanza in Puglia, con la sua famiglia, ai Laghi Alimini, in provincia di Lecce – continua Giovanni Italia – Lì si svolgeva un camp estivo del Milan, il Milan Junior Camp. Enrico partecipò, ma solo con l’intento di divertirsi, e impressionò a tal punto gli osservatori della società rossonera che il Milan decise subito di opzionarlo. Così torno in Sicilia e continuò a giocare con noi, crescendo nella nostra scuola calcio. Inizialmente conciliava il calcio e il tennis, brillando in entrambe le discipline, poi decise di concentrarsi solo sul calcio. Nonostante avesse vinto anche il titolo regionale di tennis».