L’edizione odierna de “La Repubblica” racconta la storia di Gaetano Cinà da calciatore mancato a star di Tik Tok.
È cresciuto calciando pietre e sogni in mezzo alla strada, la sua compagna di vita sin da bambino. I miti di Maradona e Pelé coltivati tra i bassi popolari del quartiere Acquasanta, a Palermo, per Gaetano Cinà erano diventati un chiodo fisso. «Tiravo i miei primi palloni in porte semi distrutte di campetti di fortuna. Il calcio mi ha salvato la vita tante volte, è stato la mia tana. Però mi ha anche distrutto».
Classe ’71, occhi piccoli e passo stanco. Gaetano Cinà, sta seduto sulla panchina del campetto di Khamma, a Pantelleria. Dà due dritte a cinque bambini, che palleggiano in mezzo a una copertura divelta. Le porte sono quasi invisibili. Ma zio Tano, come lo chiamano tutti sull’isola, corre da un lato all’altro senza fermarsi.
«Questo campo per me è come San Siro. Il calcio è stato la mia ragione di vita. Adesso voglio che sia una chance per le giovani generazioni che vedo crescere attorno a me».
Anche Cinà è stato un bambino, con tante passioni e poche possibilità economiche per coltivarle. Figlio di una famiglia numerosa, con cinque fratelli, tra le strade di via dei Cantieri, a dieci anni lo chiamavano “Il fenomeno”. Due anni dopo, si trasferì da Palermo a Pantelleria, insieme a tutta la famiglia. «La gente mi ferma per strada e mi chiede una foto – racconta Cinà -. Il calcio è sempre stato il mio linguaggio comunicativo col mondo. Anche adesso che il mio fisico, pancia compresa, non regge più lo sforzo».
Tutti i pomeriggi, Gaetano gioca insieme ai suoi nipoti e ai bambini della contrada di Khamma in un campetto comunale distrutto e logorato da tempo e incuria. È l’unico spazio gioco dell’isola oltre al campo di Scauri, frequentato da ragazzi di ogni età. Per potere restituire alla comunità pantesca quel campetto e crearne uno nuovo in località Khamma Fuori dentro un terreno privato di famiglia, Gaetano Cinà ha lanciato la raccolta fondi “The Dream”, un progetto ambizioso che va oltre l’intrattenimento online ma che grazie alla comunità di seguaci su TikTok ha già raggiunto oltre mille euro in poche settimane dal lancio.
«Io e i miei nipoti speriamo di costruire una struttura sportiva con attrezzature moderne, con annessa una scuola calcio, la “Zio Tano Academy”, che possa offrire ai giovani panteschi un luogo adeguato dove coltivare i propri sogni – dice Cinà – e perché no, farsi notare da professionisti del settore che ci verranno a trovare per vedere i talenti che faremo crescere sull’isola». Il progetto del campetto è più di un sogno per Cinà, la sua scommessa, e stavolta senza possibilità di insuccesso. Alimentando costantemente con dei brevi contenuti video le sue pagine Instagram e TikTok, Gaetano Cinà accresce la platea di naviganti del web che in lui vedono un simbolo di autenticità. «Non c’è età per raggiungere la felicità», dice Cinà.