Repubblica: “Da Barreto a Silvestre, gli ex rosa Domenica si giocano la Sampdoria…”
“ULTIME carte da giocarsi, nella speranza che nel mazzo sia rimasto qualche asso. Mancano tre partite alla fine del campionato, con la salvezza virtualmente raggiunta ma non ancora matematica. E nella Sampdoria che ha appena scoperto il curioso “caso che non c’è” Montella, tanti si stanno chiedendo quale sarà il proprio futuro. Ferrero, Romei e Osti ribadiscono che esiste solo l’Aeroplanino, rispondendo così alle dichiarazioni del tecnico dopo la vittoria sulla Lazio («bisogna vedere se in società sono soddisfatti di me»). Occhio ai movimenti intorno al Milan e alla Nazionale, ma al momento la Sampdoria non valuta altri nomi al di fuori di Montella. Piuttosto, le valutazioni si fanno eccome sui giocatori. Non sono pochi i blucerchiati messi sotto contratto da Corte Lambruschini anche per le prossime stagioni che rischiano di fare le valigie a giugno. A meno di improvvise e folgoranti apparizioni in queste ultime tre partite, derby dell’otto maggio compreso. Più facile quindi che, se Montella rimarrà, la squadra verrà stravolta. La difesa, ad esempio. Al di là di qualità e rendimento, come caratteristiche l’unico adatto al modulo a tre di Montella al momento è Diakité. Che infatti una volta diventato titolare non ha più abbandonato il suo posto. Poi ci sono Ranocchia (a meno di colpi di scena tornerà all’Inter a fine prestito), Cassani (in scadenza di contratto) e i due casi più spinosi, Moisander e Silvestre. Il primo con ancora due anni di contratto, il secondo legato fino al 2017 alla Samp a cifre non indifferenti (oltre un milione di euro). Pure in mezzo non si scherza: Barreto aveva firmato fino al 2018 ma non è certo il prototipo del giocatore montelliano. Mentre Krsticic, capitan futuro, è in ripresa ma ancora non basta per far scommettere la società su di lui titolare la prossima stagione. Dodò come Ranocchia dovrebbe rientrate all’Inter, mentre le uniche certezze al momento sono De Silvestri, Fernando e il giovane Ivan, senza dimenticare Sala arrivato a gennaio e sempre in infermeria. Da valutare anche la posizione di Palombo, che non scende in campo dal 2-2 contro il Torino del 2 febbraio. Dal centrocampo in su è di nuovo bagarre, con il punto fermo Quagliarella. Soriano non deve dimostrare più nulla, ma è l’unico davvero in bilico. L’Inter se vuole se lo può portare a casa a giugno, ma oggi il club nerazzurro è un grande punto interrogativo e tutto è congelato. Carbonero tornerà alla Roma. Poi c’è Alvarez. Oggi out per un piccolo stiramento, ma che ha fatto vedere di essere tornato un giocatore vero e di meritare un contratto adeguato dopo i sei mesi “di prova”. Per lui ancor più che per gli altri questo finale di campionato è importante, quindi Ricky Maravilla farà di tutto per tornare disponibile già contro il Palermo. Correa, invece, si è fermato sul più bello. Dopo una serie di partite convincenti, da troppo tempo il Tucu sembra essersi perso. Entrare a partita in corso non è certo il suo massimo, ma senza dimostrare di saper cambiare un match una volta chiamato dalla panchina è difficile conquistare la maglia da titolare. Cassano è un altro al bivio. Fantantonio vuole giocare, Montella lo vede soprattutto come uomo dell’ultimo quarto d’ora, massimo dell’ultima mezz’ora. Se il barese, che ha ancora un anno di contratto, accetta questa filosofia, resta. Altrimenti si guarderà intorno. Infine Muriel: la Samp su di lui ha investito moltissimo, lo si può cedere in prestito oppure a qualche club straniero disposto a puntare una decina di milioni”. Questo quanto riporta l’edizione ligure di oggi de “La Repubblica”