L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla crisi in casa Sampdoria, riportando le parole dell’avvocato Eduardio Chiacchio, esperto in diritto sportivo, ha commentato la situazione della Sampdoria:
«È nella facoltà di un tesserato. Naturalmente l’atto deve essere stipulato dinanzi ad un rappresentante sindacale. Durante il periodo Covid quasi tutte le società hanno chiesto ed ottenuto dai calciatori la rinuncia ad una o più mensilità: le parti possono concordare di spalmare importi già maturati sulla successiva retribuzione. Ma gli atti devono essere depositati presso la Lega o la Figc. Nel momento in cui la società porta i libri in tribunale risulta molto difficile mantenere il titolo acquisito con i risultati sportivi. In caso di dichiarazione di fallimento del club, il giudice delegato può autorizzare l’esercizio provvisorio e la società continua l’attività. Al termine dell’esercizio provvisorio, un eventuale nuovo sodalizio può contattare la curatela fallimentare al fine di usufruire del titolo sportivo, provvedendo al pagamento preventivo di tutti i debiti sportivi. Titolo sportivo? Una volta risolte queste pendenze, dovrà acquisire la società dal Tribunale e quindi potrà chiedere alla Figc la concessione del titolo sportivo. Ricordiamo che il titolo sportivo appartiene sempre e soltanto alla Figc. La principale condizione da adempiere è il pagamento dei debiti sportivi».