“La prima volta che Massimo Oddo e Serse Cosmi hanno incrociato il loro destino è accaduto nel dicembre del 2011. Cosmi fu chiamato a sostituire Di Francesco sulla panchina del Lecce e trovò in organico proprio Massimo Oddo, cinque anni prima campione del mondo in Germania con la Nazionale di Lippi. Salvezza sfiorata e applauso del pubblico salentino alla partita dell’addio. Fu l’ultima esperienza di Oddo da calciatore e la penultima per Serse Cosmi in serie A. La carriera da allenatore di Oddo è iniziata in maniera atipica: chiamato un anno fa proprio a Pescara, in chiusura del campionato, ha subito sfiorato la serie A, perdendola nella finale play-off contro il Bologna. Cosmi, invece, qualche mese prima era subentrato a Boscaglia, trascinando il Trapani ad una salvezza limpida e meritata. Mai nessuno avrebbe potuto immaginare che dodici mesi dopo si sarebbero ritrovati di fronte nell’atto decisivo per la conquista della promozione. Sin dai tempi della stagione regolare, Cosmi ha sempre avuto parole di stima per il giovane collega, definendolo come «uno dei migliori allenatori emergenti in circolazione». Dopo lo 0-2 di domenica sera, però, il vento è totalmente cambiato. Concentrazione totale sulla gara di giovedì e attenzione massima ai dettagli. Intanto, Cosmi ha lavorato soprattutto sull’emotività del gruppo. «Venite, venite a vedere la partita. Ci sarà da divertirsi», ha detto subito dopo la sfida dell’andata, con un concetto chiaro in mente: comunicare ai suoi calciatori che ribaltare lo svantaggio è possibile. Insomma, mentre Oddo sta provando a convincere la sua squadra che dovrà scendere in campo come se si ripartisse dallo 0-0, Cosmi suona la carica per i tifosi granata, per la città e per il gruppo. Al rientro al lavoro, lunedì, nello spogliatoio, sono volate parole grosse, perché a nessuno è andata giù la sconfitta e anche la maniera in cui è maturata. L’espulsione di Scozzarella, la frustrazione di novanta minuti nella propria metà campo, il nervosismo dilagante, la lite con Petkovic al rientro in panchina e le parole indispettite nei confronti dello stesso Scozzarella: ecco il quadro di una gara che il Trapani aveva preparato e immaginato in un modo completamente diverso. Troppo esperto, però, il tecnico granata, per non ricaricare le energie in ventiquattro ore e ripartire a spron battuto. Così, la riunione di lunedì ha rappresentato una svolta totale. Improvvisamente, lo 0-2 non sembra più un passivo pesantissimo, ma uno svantaggio da recuperare con il cuore, il sostegno del pubblico, ma anche con tanta lucidità. È solo tempo di pensare che nulla è impossibile”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.